Coltivare Napoli: l'esperienza degli orti urbani a Soccavo
Nasce da un residente del quartiere, l'idea che ha permesso di recuperare un vasto terreno abbandonato presente nell'area, suddiviso in 13 parcelle e distribuito in gestione a 14 anziani. E così Soccavo riscopre le origini agricoli dei tempi della Neapolis
30 September, 2011
Elisa Bianco
Anche a Napoli iniziano a comparire i primi orti urbani e, come spesso accade, tutto ha avuto inizio dall'idea di un abitante. La zona della città che fa da teatro a questo primo inizio è Soccavo, un quartiere situato a ovest del centro e incastrato tra il Vomero e Pianura. Soccavo, che storicamente deve il nome alla presenza di cave per l'estrazione di tufo e piperno, rappresenta un'area emblematica da cui partire: fin dai tempi dell'occupazione greca e romana, infatti, Soccavo faceva parte del territorio agricolo di pertinenza alla città di Neapolis.
Per questo è interessante che proprio qui sia sorta la prima esperienza di coltivazione urbana in città, un'esperienza che ha già dimostrato un certo successo. Tutto partì dall'idea di un residente del quartiere, subito accolta dagli amministratori locali della municipalità, che ha permesso di recuperare un vasto terreno abbandonato presente nell'area, suddividerlo in 13 parcelle e distribuirlo in gestione a 14 anziani interessati a coltivarlo. Pochi mesi più tardi gli orti hanno iniziato a fornire i primi frutti, permettendo di tracciare il bilancio di un'esperienza positiva sotto diversi punti di vista. In questo modo, infatti, è stato possibile recuperare superfici abbandonate favorendo il presidio del territorio, migliorare la sostenibilità ambientale della città adibendo i terreni recuperati ad attività pulite e fornire agli anziani un'occupazione e un luogo di incontro e di scambio favorendo l'integrazione sociale di fasce a rischio di emarginazione.
Soccavo sottolinea in questo modo le sue origine agricole e si propone come modello da esportare e replicare anche in altre aree del territorio urbano.
Green domestic, l'orto urbano di Soccavo - da Il Corriere del Mezzogiorno.it