Che domenica a piedi è se circolano le auto a metano e gpl?
A Milano il 9 ottobre sarà la prima domenica a piedi della stagione: la Giunta ha applicato la vecchia ordinanza, che consentiva la circolazione anche ai veicoli a metano e gpl, tanto da snaturare la domenica a piedi trasformandola in una sorta di Ztl - Paolo Hutter, da La Repubblica del 6.09.2011
06 October, 2011
Paolo Hutter
Dopo undici anni di esperienza – dalla fine del 1999 – ci dovrebbe essere un largo consenso nel considerare le domeniche a piedi come una opportunità e non come una sanzione, una occasione per vivere tutti meglio la città e non un semplice purgatorio per chi non ha il combustibile più alla moda o il permesso da persona speciale.
In questo senso si era orientato il programma della coalizione che ha vinto e a questa idea del blocco domenicale ha fatto riferimento il Sindaco nel momento in cui ha proposto ai comuni dell’hinterland e alla Provincia di concordare un calendario che preveda almeno una domenica a piedi al mese. Con anticipo, in modo da poter utilizzare le strade libere dal traffico per eventi, giochi, socialità.
A far rivivere questa concezione della domenica a piedi non è stata la nostalgia delle prime volte, ma l’osservazione pratica e critica dell’applicazione delle ordinanze delle domeniche “emergenziali” di Formigoni e Moratti, un po’ diverse tra loro ma unificate dal fatto di prevedere esoneri crescenti di auto “ecologiche”.
Nei primi anni le auto a gpl e metano erano talmente poche da non fare massa. Ormai sono una quota del parco circolante e se si lascia circolare le auto a metano e gpl nelle domeniche a piedi – insieme ai permessi per varie funzioni lavorative – le strade non sono più magicamente libere per pedoni e ciclisti.
Il tutto si traduce in una gigantesca zona a traffico limitato più severa del solito, un ibrido che scontenta la stragrande maggioranza degli automobilisti senza dare vera soddisfazione a pedoni e ciclisti.
Certo la pedonalizzazione integrale non è comunque possibile, perché è giusto che circolino taxi e veicoli per disabili. Ma sono molti meno delle auto a gpl e metano, a cui si aggiungono – cito dall’ordinanza Moratti ripubblicata ieri dall’Ufficio Stampa del Comune- veicoli di Associazioni o Società sportive affiliate al Coni utilizzati per manifestazioni sportive, veicoli usati da partecipanti a battesimi, matrimoni e sacre celebrazioni con adeguata documentazione ecc.
La Giunta Pisapia non è tenuta ad applicare alla lettera le ordinanze della Moratti fino a quando non sarà pronto un nuovo piano organico e quindi non è tenuta ad esonerare dal blocco di domenica prossima le auto a gpl e metano. Ogni ordinanza fa storia a sé e lo stesso meccanismo “emergenziale” milanese – l’idea stessa del calcolo dei giorni consecutivi in cui almeno una centralina supera i 50 microgrammi -non è una legge dello Stato ma una convenzione locale. ( L’Arpa piemontese pubblica i risultati due settimane dopo così nessuno può invocare provvedimenti immediati.)
L’esonero delle auto a gpl e metano dal blocco non è solo fastidioso per la fruizione alternativa delle strade ma è anche discutibile sotto il profilo antismog. Un’ auto a gpl emette meno veleni di un’ euro 5 o forse anche di un Euro 4 benzina a bassa cilindrata? E tutti i veicoli a motore emettono micropolveri anche con i freni e i pneumatici. Non c’è motivo per aprire la nuova stagione dei blocchi domenicali con un’ordinanza superata e contradditoria.