Energia, anche il Wwf chiede una strategia nazionale
L'associazione ambientalista, come altri soggetti prima di lei, chiede a gran voce che il Governo vari un piano strategico a lungo termine sulle politiche energetiche. Secondo il Wwf, una strategia nazionale è fondamentale per riuscire a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni
07 October, 2011
''Sulle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici l'Italia deve passare dalle parole ai fatti, anche in materia di efficienza energetica. I provvedimenti finora attuati infatti, come il taglio degli sgravi fiscali sugli interventi per l'efficienza energetica degli edifici, penalizzano il settore e disincentivano le misure per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2. Per il resto, l'Italia non ha una strategia energetica nazionale''. Cosi' Mariagrazia Midulla, Responsabile Policy Clima ed Energia del Wwf Italia commenta l'intervento della Commissaria europea incaricata all'Azione per il Clima, Connie Hedegaard.
''L'Europa - prosegue il Wwf - deve mostrare di credere alla propria politica, per questo e' indispensabile che si vada a una fase due del protocollo di Kyoto, condizione per un accordo globale, come dimostra il dibattito in atto in questi giorni a Panama, meeting preparatorio del Conferenza delle Parti della Convezione Onu sul clima in programma a Durban, in Sudafrica, alla fine di novembre''. ''In questo quadro, - prosegue il Wwf - l'Italia deve uscire dal ghetto del 'benaltrismo', dal quale, a furia di dire che ci sono 'ben altre' misure da adottare, ha fatto si' che sinora il Paese non abbia fatto assolutamente nulla per intraprendere davvero la strada della decarbonizzazione e della Green Economy, tranne alcuni provvedimenti spot puntualmente messi in discussione o contraddetti da una pletora di provvedimenti in senso opposto. Quasi tutti i paesi del mondo hanno un insieme di misure per ridurre le emissioni, strettamente connessa alla strategia energetica e a quella economica. Da noi si naviga a vista. Questo ci sta impedendo di intraprendere davvero la strada dell'economia sostenibile, anche per uscire dalla crisi in atto e garantire la sicurezza energetica, come sta invece facendo la Germania, per esempio''.
''E' di tutta evidenza - conclude il Wwf - che la rivoluzione industriale verso cui stiamo andando presuppone l'uso contemporaneo di tutte le misure di politica economica e fiscale di cui si dispone, ma questo deve avvenire nell'ambito di un chiaro obiettivo ambientale, la riduzione delle emissioni, perche' cercare di arrestare il surriscaldamento globale e' la condizione prima per difendere il benessere del Pianeta e della specie umana, incluso lo sviluppo economico''.
(Fonte: Asca)