Darsena, il Tar boccia i box «Adesso partirà il restyling»
da Il Corriere della Sera del 14 ottobre 2011
13 October, 2011
di Gianni Santucci
La deriva della Darsena era iniziata il 24 settembre 2004 e si è arrestata ieri. Il Comune ha vinto il ricorso al Tar contro i costruttori del parcheggio sotterraneo e chiuso un contenzioso che condannava al degrado lo storico porto di Milano: «Si chiude un'altra cicatrice per la città - annuncia l'assessore ai Lavori pubblici, Lucia Castellano -. Rilanciamo i lavori per la riqualificazione». La ferita è stata aperta sette anni fa (ex giunta Albertini) dalla firma sulla convenzione per il posteggio. Ma i cantieri, in Darsena, non sono mai partiti. Impantanati nelle polemiche sul progetto. Era stata Letizia Moratti, nel 2009, a stracciare l'autorizzazione ai box e revocare la concessione all'impresa. La battaglia giudiziaria, da ieri, lascia spazio al restyling. Una rinascita invocata e attesa dal quartiere.
Non saranno più realizzati i 700 posti macchina accanto alle Mura spagnole e ai resti della conca idraulica quattrocentesca, rovine archeologiche di una storia gloriosa. Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di Palazzo Marino, respinto quello incidentale del concessionario dei box (Darsena spa), «ristabilito la decadenza della convezione» e condannato la società a pagare un risarcimento di 462.271 euro (sentenza che sarà probabilmente portata al Consiglio di Stato). Si apre una stagione nuova, dice Lucia Castellano: «Possiamo continuare a lavorare con maggiore slancio e fiducia per la rinascita della Darsena». Il «pool» dei Navigli - l'assessore Castellano con i colleghi Luigi D'Alfonso (Commercio), Ada Lucia De Cesaris (Urbanistica) e Stefano Boeri (Expo) - avvierà un confronto con residenti, comitati e associazioni per «accogliere suggerimenti e discutere il futuro della Darsena».
Dopo lo stop al parcheggio in piazzale Lavater, la riscoperta della Darsena come «cuore» dell'antico sistema delle acque, crocevia dei canali storici, approdo per la navigazione turistica e simbolo della Milano Expo. L'unico problema sulla strada del rilancio è di natura economica: «Lo stallo ha prodotto danni enormi, le sponde crollano. I costi di ripristino saranno altissimi». Proprio ieri la Regione ha stanziato 1,3 milioni di euro per gli interventi di consolidamento degli argini dei Navigli. Ne serviranno altri.