“Raccolta 10 Più” approda a Napoli con un doppio obiettivo: quantità e qualità della differenziata | Video
La campagna itinerante promossa dal Conai per sensibilizzare gli italiani sul tema della differenziata di qualità fa tappa nel capoluogo campano. Alla presenza del sindaco De Magistris e del vicesindaco Sodano, il presidente del consorzio sottolinea la volontà di cambiamento della nuova amministrazione. Ma il traguardo è ancora lontano. Il video della conferenza stampa con Conai e Comune
16 October, 2011
«La ferma volontà politica della nuova amministrazione ci fa essere molto più ottimisti rispetto al passato sulla soluzione del problema rifiuti a Napoli». Pensa positivo il presidente del Conai (Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi) Roberto De Santis, che ha aperto la tappa partenopea dell'iniziativa “Raccolta 10 Più”. La campagna di sensibilizzazione, che il Consorzio sta promuovendo nei 110 capoluoghi di provincia italiani in occasione del Mese della raccolta differenziata di qualità, punta a informare i cittadini sulle regole per effettuare una separazione dei rifiuti “al top”, evitando errori che possano abbassare la purezza dei materiali raccolti e rendere più complesse e costose le operazioni di riciclo. «La qualità della raccolta differenziata rappresenta l'obiettivo principale per le città del nord, che sul piano quantitativo sono già molto avanti, mentre qui al sud bisogna puntare anche alla quantità – ammette De Santis – e per questo il Conai ha ribadito al governo e all'amministrazione locale la sua piena disponibilità a collaborare non solo sul piano economico per l'implementazione di un efficiente sistema raccolta differenziata degli imballaggi».
La situazione attuale, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, è in realtà piuttosto incoraggiante. «Nel 2010, in provincia di Napoli sono stati raccolti 49 chilogrammi di imballaggi per abitante, con una crescita del 25% rispetto all'anno precedente – spiega il presidente del Conai – Un dato che è ancora lontano dagli 84 chili di alcune realtà del nord, ma che non è troppo distante dalla media nazionale di 63 kg pro capite, e che è superiore, ad esempio, al risultato della provincia di Roma, dove non si va oltre i 34 chilogrammi per abitante». La speranza di De Santis è che questa cifra possa crescere ulteriormente nel giro di poco tempo, dimostrando che «quando le cose si vogliono fare, si possono fare». Non si sottrae ai complimenti, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, intervenuto personalmente all'iniziativa del Conai per ribadire il duplice obiettivo di una «raccolta differenziata di quantità e qualità». Un target che richiede non solo la volontà dell'amministrazione, ma anche la collaborazione dei cittadini, sulla quale De Magistris sembra fare molto affidamento. Il primo cittadino partenopeo, infatti, non teme di sbilanciarsi, indicando come obiettivi del Comune «le percentuali di raccolta differenziata previste dalla legge e, se possibile, anche di più». Non a caso, Napoli è «l'unica grande città d'Europa ad aver aderito al protocollo internazionale Rifiuti Zero 2020». In quella che lui definisce una «rivoluzione ambientale», spiega il sindaco, il sostegno del Conai sarà fondamentale, ma ancora più importanti saranno «i fondi destinati alla città, che negli ultimi tempi sono stati sottoposti a veri e propri tagli a colpi di machete».
Proprio dalle risorse economiche a disposizione parte il vicesindaco di Napoli con delega ai rifiuti Tommaso Sodano, che sottolinea come il Comune non abbia richiesto fondi extra, ma stia attendendo lo sblocco di somme già stanziate per Napoli. «Dai fondi Fas e Por – spiega – dovrebbero arrivare 325 milioni che potremmo utilizzare tra l'altro per la realizzazione di isole ecologiche e impianti di compostaggio, ma i finanziamenti sono ancora bloccati per via del patto di stabilità». La disponibilità di risorse sarà, inevitabilmente, un tassello fondamentale nella riuscita del nuovo piano per l'incremento della raccolta differenziata domiciliare, che punta a servire «325mila abitanti entro la fine dell'anno e, grazie anche al supporto del Conai e del ministero dell'Ambiente, 500mila napoletani, praticamente mezza città, entro i primi mesi del 2012». Quanto alla qualità della differenziata, il vicesindaco sottolinea che il grado di purezza del materiale raccolto nei quartieri serviti dal porta a porta «supera il 90%».
Il dato sulla qualità è confermato da Raffaele Del Giudice, consigliere di Asia Napoli (la società municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti cittadini, ndr). «Nei quartieri serviti dal sistema domiciliare – sottolinea – la presenza di frazioni estranee nel materiale raccolto è calata moltissimo». Secondo Del Giudice, legambientino di vecchia data, l'obiettivo principale è quello di mantenere alta la qualità riuscendo finalmente ad aumentare le quantità. «Per questo Asia sta lavorando 24 ore su 24, e sta presidiando il territorio per chiedere ad ogni singolo cittadino la massima collaborazione». Nell'ottica della sensibilizzazione, spiega il consigliere Asia, le iniziative di piazza come “Raccolta 10 Più” (che prevede la distribuzione ai cittadini di un decalogo sulla raccolta differenziata di qualità, ndr) sono fondamentali. Del Giudice, in ogni caso, non ha dubbi: «Napoli ce la farà». L'applauso che strappa al drappello di cittadini radunati dinanzi al gazebo Conai e il rumore continuo di cocci di vetro proveniente dalla vicina campana verde della differenziata sembrano dargli ragione, ma la strada da percorrere è ancora lunga e difficile.
Il punto sui rifiuti: intervista al vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano