I torinesi riducono la spesa ma non i rifiuti
Nonostante la crisi economica e la minor spesa delle famiglie i dati sulla produzione dei rifiuti a Torino e provincia indicano un rallentamento del trend di riduzione. Perchè? Secondo l'assessore della Provincia Roberto Ronco "è probabile che riducendo la spesa, le famiglie acquistino prodotti di minor qualità o comunque con più imballaggi"
18 October, 2011
Quanto incide la crisi economica sulla produzione di rifiuti? In queste settimane sono stati resi noti alcuni dati apparentemente in contrasto.
Una ricerca condotta dalla Camera di Commercio di Torino su un campione di 240 famiglie ha sancito un netto calo nel corso del 2010 della spesa media: da 2.493 euro a famiglia nel 2009 a 2.225 nel 2010. Una contrazione del 10,7% (che riporta ai dati registrati nel 2005) dovuta soprattutto alla minor spesa nel comparto non alimentare (-11,5%), ma anche in quello alimentare (- 5,9%).
Nello corso dello stesso 2010, leggendo i dati Istat sulla produzione pro-capite di rifiuti a Torino, ogni cittadino ha prodotto in media 547,1 kg di rifiuti, lo 0,9% in meno rispetto al 2009. Il dato, di per sè positivo, indica però una flessione di molto inferiore a quella registrata tra il 2008 e il 2009, quando si passò da 578,8 kg di rifiuti per abitante a 552,3 kg, con una contrazione percentuale del 4,6%.
Lo stesso trend viene confermato dai dati Amiat sulla produzione totale di rifiuti in città: 525.881 tonnellate nel 2008, 502.397 nel 2009, 497.056 tonnellate nel 2010. La riduzione del quantitativo di rifiuti è avvenuta quindi in termini marcati nel 2009 (-4,5%) mentre molto meno nel 2010 (-1%). Ad ulteriore conferma di questo trend arrivano i dati dell'Osservatorio provinciale sui rifiuti che indicano per il territorio provinciale addirittura una minima risalita dei quantitativi, + 0,1% nel 2010, dopo la flessione dei quantitativi del 2,6% nel 2009 e del 1,9% nel 2008.
Nel Torinese non sembra quindi esserci una corrispondenza diretta tra la diminuzione della spesa delle famiglie -molto marcata per il periodo di crisi economica (intorno ai 10 punti percentuali)- e la riduzione dei rifiuti che, dopo un trend incoraggiante fino al 2009, nell'ultimo anno ha fatto segnare un considerevole rallentamento (con una flessione che non supera l'1%).
A cosa imputare questa non corrispondenza? Per l'assessore all'Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco "non possiamo presupporre un andamento lineare tra i due fenomeni: in questa fase è probabile che molte famiglie riducano la propria spesa acquistano prodotti di minor qualità o comunque con più imballaggi". "Proprio per questo motivo -sottolinea Ronco- il tema della riduzione alla fonte dei rifiuti deve essere veicolato soprattutto in tempi di crisi economica; in presenza di minori risorse la sobrietà nei consumi diventa essenziale".