Emissioni di Co2, nuovi dati confermano l'aumento globale: +5,9% nel 2010
Diverse fonti confermano il trend in crescita delle emissioni di gas serra su scala mondiale. L'anno scorso, la Co2 emessa ha raggiunto il livello record, facendo segnare un aumento di quasi il 6% rispetto al 2009. Più controverse le stime relative all'Italia, ma la tendenza è comunque all'aumento
08 November, 2011
Arrivano nuove conferme dell'aumento delle emissioni globali di Co2 nel 2010. Gli ultimi dati provengono dal Carbon dioxide information analysis center (Cdiac) e stimano in oltre 33,5 miliardi di tonnellate le emissioni di CO2 su scala mondiale, un valore record e sostanzialmente in linea con quello diffuso un paio di mesi fa dal Joint research center (Jrc) dell'Unione europea. L'incremento è stato del 5,9% rispetto al 2009, anno in cui la crisi economica che ha investito il settore produttivo, soprattutto in America, aveva fatto segnare un calo dei gas serra, ma il dato supera nettamente (del 4,5%) anche quello del 2008. Una crescita che un salto enorme Tom Boden, uno degli autori del rapporto, definisce «enorme» e sottolinea che, dal punto di vista delle emissioni, «la crisi globale è finita».
Un assunto che potrebbe non valere per l'Europa, dal momento che il maggior contributo in termini di gas serra emessi nel 2010 è arrivato soprattutto da Stati Uniti, dove in effetti c'è stata una certa ripartenza dell'economia, e Cina, che da soli sono responsabili di metà della Co2 aggiuntiva prodotta. Il gigante asiatico, in particolare, ha visto crescere le emissioni addirittura del 10% rispetto ai livelli dell'anno precedente. Cdiac non fornisce indicazioni sull'Italia (vedi tabella allegata), anche se dai dati diffusi in precedenza dallo Jrc parlavano di una crescita annua del 2,5% nonostante la crisi, che qui da noi continua a far sentire pesantemente i suoi effetti.
Sui valori nazionali, va precisato, ci sono però pareri contrastanti: qualche settimana fa l'Agenzia europea dell'ambiente stimava per l'Italia solo un +0,4% annuo nel 2010. La sostanza, in ogni caso, è che, crisi o non crisi, il trend è di nuovo in aumento, nel Belpaese come nel resto del mondo. Più concordi, invece, le misure su scala globale, confermate anche dal Doe, il Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti, che parla di un aumento di circa il 6% su scala mondiale rispetto al 2009. Secondo il governo americano, l'inversione di tendenza dipende dalla ripresa su vasta scala dei diversi comparti industriali più inquinanti. Segno che, evidentemente, l'illusoria battuta d'arresto di due anni fa non era legata all'efficacia delle politiche internazionali di contenimento delle emissioni, ma al momento di difficoltà delle grandi economie del Pianeta.