La prima cantina off grid al mondo vince il premio Eco and the City “Giovanni Spadolini”
La società agricola Salcheto ha ottenuto il riconoscimento assegnato a soggetti virtuosi nel campo della sostenibilità ambientale. L'azienda è stata premiata per la sua cantina energeticamente autosufficiente
14 November, 2011
Oggi Michele Manelli, presidente della Società Agricola Salcheto, ha ritirato il Premio Eco and the City Giovanni Spadolini, promosso dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia e dal periodico Energeo Magazine, per la prima cantina al mondo Off Grid, ossia scollegata dalla rete di distribuzione energetica nazionale.
“Per noi - ha dichiarato Michele Manelli - ricevere la Medaglia Spadolini è un grande riconoscimento del lavoro svolto per realizzare la prima cantina al mondo Off Grid e tutta la ricerca che vi stà scaturendo attorno, dalla Carbon Footprint fino al packaging. Tutto iniziò due anni fa quando pensammo ad un luogo ideale in cui produrre il nostro vino riducendo al minimo l’impatto ambientale. Sembrava una scommessa ambiziosa, un progetto difficile, in così breve tempo. Ma il nostro impegno ci ha premiato. Abbiamo coinvolto le istituzioni, il mondo universitario, imprese pubbliche e private in quello che definirei un laboratorio aperto ed in continuo movimento: in tempi record, abbiamo realizzato la nostra cantina, oggi completamente funzionante ma che in realtà è solo un punto di partenza”.
“Abbiamo raggiunto, senza distogliere terre alla coltivazione - ha continuato Manelli - la piena autonomia energetica, attraverso il risparmio energetico ottenuto da innovative dotazioni tecniche e lo sfruttamento di energie rinnovabili”.
“Mi auguro che il progetto della Salcheto, perfettamente in linea con quelli che sono gli obiettivi strategici del Protocollo di Kyoto, diventi un esempio. Se altre aziende, infatti, applicassero il modello-Salcheto all’intera produzione nazionale si potrebbero ridurre le emissioni di qualcosa come 2,3 milioni di tonnellate di CO2eq, raggiungendo un risultato sorprendente anche in termini di valore commerciale. Gli investimenti che abbiamo fatto, infatti, - ha concluso Manelli – consentono enormi risparmi sul lungo termine. Si tratta poi di un progetto che qualsiasi azienda vinicola può in maniera molto semplice riprodurre al proprio interno, permettendo così al sistema Paese di ottenere abbattimenti di emissioni molto significativi. Miglioramenti che grazie al lavoro svolto sulla Carbon Footprint potranno essere certificati e comunicati in maniera trasparente al consumatore”.
I numeri della cantina Off Grid
La cantina Off Grid, che si sviluppa su una superficie di 3.400 mq, ha raggiunto la piena autonomia energetica. Il 54% della produzione della nuova cantina viene, infatti, soddisfatto dal risparmio energetico ottenuto da: collettori solari che convogliano la luce solare all’interno, i giardini verticali e il recupero di ventilazioni naturali fredde notturne che isolano dal caldo estivo, i vinificatori che sfruttano il gas autoprodotto dalla fermentazione per movimentare i vini.
Fondamentale l’utilizzo delle biomasse prodotte in azienda da cui si ricava il 29% della produzione energetica necessaria (35% da cippato da vigneto - 110.000 kWh/anno, 9% da cespuglietti - 63.000 kWh/anno, 14% da siepi razionali - 35.000 kWh/anno e il 42% da coltivazione arborea - 157.500 kWh/anno). Il 15% dell’energia, invece, viene dal geotermico che sfrutta 400 mt di sonde interrate a bassa profondità lungo i filari. Infine, la poca energia elettrica necessaria è prodotta dal fotovoltaico (2%).
Rispetto ad una cantina tradizionale, inoltre, la potenza termica da 200 kW passa a 150 kW, meno 25%, la potenza frigorifera da 230 kW a 100 kW e per quanto riguarda la potenza elettrica da 80 kW a 50 kW, meno 35%. L’investimento specifico in tecnologia per l’efficientamento energetico e le rinnovabili è stato pari a 350mila euro con un risparmio calcolato di 46mila euro di bollette all’anno.
Il Gruppo di Lavoro “Salcheto Carbon Free”, un comitato scientifico le cui ricerche sono sostenute dalla Provincia di Siena è coordinato dal Prof. Ing. Domenico Andreis (Università di Siena) ed è composto da: Prof. Riccardo Basosi (Università di Siena), Dott. Francesco Miglietta (Ibimet CNR), Dott. Antonio Ferro (Extra Comunicazione), Dott. Michele Crivellaro (Valoritalia), Ing. Leonard Bernardelli (CSQA), PhD. Paolo Fulini (La Fabbrica del Sole).