Incentivi 2009, anche senza rottamazione
Il bonus è riservato a chi rottama un'auto ante '99. Incentivi da 1500 euro per chi acquista una vettura che non emette oltre 140 g/km di CO2 se benzina o 130 g/km se diesel. Ecco come funzionano. E per le super ecologiche si arriva fino a 5000 euro - L'articolo dell'esperto di La Repubblica, Vincenzo Borgomeo
07 February, 2009
Vincenzo Borgomeo
Ora è ufficiale, il governo ha approvato l'incentivo alla rottamazione di 1500 euro smentendo quindi le ultime ipotesi che confermavano un bonus di soli 1000 euro, ritornando alla prima ipotesi presa in esame, quella più consistente e che consentirà di arrivare a 3000 euro di beneficio totale sommando lo sconto delle case con l'aiuto statale.
In pratica il bonus è riservato a chi rottama una vecchia auto da Euro 0 a Euro 2 (immatricolata entro il '99) ed acquista contemporaneamente una vettura a basse emissioni di Co2. Quanto basse? Non oltre 140 g/km di CO2 se benzina o 130 g/km se diesel. Una misura che comprende, come si evince dalla nostra tabella, auto di ogni genere, dalla cabrio alle coupé, passando per Audi, Bmw e sportive. E le macchine da rottamare sono circa 15 milioni, su un totale di 35 milioni di automobili circolanti nel nostro paese.
Non solo: arrivano anche incentivi all'acquisto di auto ecologiche senza rottamazione: 1500 euro per auto alimentate a metano, a elettricità o a idrogeno con emissioni superiori ai 120 g/km di Co2; 3500 euro per auto alimentate a metano, a elettricità o a idrogeno, ma con emissioni inferiori ai 120 g/km di Co2. E 1500 per quelle a GPL. Ma tutte queste ultime facilitazioni per l'acquisto di auto ecologiche si possono sommare a quelle della normale rottamazione. Per cui distruggendo una vecchia auto (ante 1999) e comprando una di queste vetture si arriva a 3000 euro per auto alimentate a metano, a elettricità o a idrogeno con emissioni superiori ai 120 g/km di Co2; 5000 euro per auto alimentate a metano, a elettricità o a idrogeno, ma con emissioni inferiori ai 120 g/km di Co2. E 3000 per quelle a GPL. Anche le ibride, ma non è chiaro, dovrebbero rientrare in questa categoria, mentre è folle dare incentivi per auto che non esistono, come appunto quelle a idrogeno. Già che c'erano potevano a questo punto anche dare un'incentivo di 20 mila euro per le auto ad aria...
E' inoltre previsto un bonus di 2500 euro per l'acquisto di veicoli commerciali leggeri in cambio della rottamazione di veicoli Euro 0, 1 e 2 immatricolati entro il 1999 e un bonus di 1500 euro per auto a metano e idrogeno. Si interviene anche sulle due ruote con un intervento di 500 euro per la rottamazione di motorini e motocicli Euro 0 e Euro 1 in cambio di una nuova due ruote Euro 3 fino a 400 di cilindrata. Una bella boccata d'ossigeno per un settore in forte crisi.
Ma torniamo all'auto. L'inutile esenzione del bollo - già attaccata da diverse categorie - è per fortuna sparita, ma rimane sospesa ancora il cuore del problema: quando entreranno in vigore gli incentivi? Su questo il consiglio dei ministri sta ancora discutendo, ma dalle prime ipotesi si parla di un decreto con effetto immediato. Immediate, su questo punto le polemiche: "Sono d'accordo - ha spiegato il segretario del Pd, Walter Veltroni - che il Cdm approvi le misure a sostegno del comparto auto in crisi. Ma sono misure che arrivano in ritardo di mesi e costituiscono solo un pezzetto, perchè quello che manca per fronteggiare la crisi, ed è molto grave il fatto che ancora manchi, è un grande piano anti-crisi, fatto di un disegno generale non di annunci".
"Non siamo del tutto soddisfatti del piano incentivi per l'auto approvato oggi dal consiglio dei ministri - spiega invece il presidente dell'Aci Enrico Gelpi - perché ci aspettavamo di più, soprattutto di fronte alle misure più a lungo termine e maggiormente incisive adottate da altri paesi europei. Si allontana purtroppo l'obiettivo del rapido rinnovo del parco veicolare italiano che porterebbe benefici alla tutela ambientale e alla sicurezza stradale. In fase di conversione in legge del decreto ci aspettiamo pertanto un aumento del bonus per la rottamazione e l'estensione degli incentivi all'usato Euro4".
Negativo anche il commento di Legambiente che parla di una "rottamazione vecchio stile, senza puntare nè a risollevare l'industria automobilistica nazionale come avviene nel resto d'Europa, nè a disincentivare l'acquisto di auto inquinanti e tanto meno a sostenere l'innovazione tecnologica". Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, commentando in una nota le misure relative al settore automobilistico varate oggi dal Governo nel dl anticrisi è severo: "E' poi assolutamente necessario puntare su veicoli a bassa emissione di CO2, anche in base alle strategie europee sul clima". Il presidente di Legambiente propone "un bonus all'acquisto, progressivamente sempre più elevato, per auto al di sotto dei 130 grammi CO2 a km. Sarebbe, infatti, assurdo che questi incentivi servissero a favorire l'acquisto di Suv o auto diesel euro 4 sprovvisti di filtro antiparticolato, che emetterebbero comunque più polveri sottili anche rispetto a una vecchia auto a benzina".
In conclusione, Cogliati Dezza si augura "che l'omissione di precise regole in questo dl non nasconda addirittura la legittimazione ad inquinare di più " sottolineando invece come "fondamentale premiare le aziende automobilistiche che si sono già spinte in questa direzione".
Positivo invece il commento dell'Unrae che "esprime apprezzamento per le misure varate oggi dall'Esecutivo a sostegno del settore degli autoveicoli. In particolare - spiega Salvatore Pistola, Presidente dell'Associazione delle Case automobilistiche estere - è stato ritenuto oltremodo opportuno il dispositivo di urgenza che si è inteso applicare, ed il fatto che il bonus statale sia stato tutto concentrato all'atto dell'acquisto e non diluito in un tempo più lungo".
2 commenti
Scrivi un commentoNicola
09.02.2009 17:02
mi sembra che questa incentivazione all'auto promossa e sostenuta da qualsivoglia categoria sia un modo di pensare ormai antico;non si danneggia di più l'ambiente(ed il portafoglio)comprando continuamente oggetti che per essere fabbricati hanno bisogno di tonnellate di materie prime?vale la pena avere qualche valore di emissioni minore a fronte di un consumo sconsiderato per produrre ogni singola macchina?perchè non utilizzare i nostri soldi per mercati emergenti come l'energia alternativa(che poi dovrà essere la norma)e politiche rivolte al vivere in città più decenti?
nicola
08.02.2009 13:02
Mi chiedo, per ulteriore chiarezza, se si acquista una nuova auto a benzina con 146 g/km di CO2 (quindi oltre i 140 g/km se benzina), ma al contempo dalla casa l'auto viene provvista con impianto GPL, resta valido il BONUS ROTTAMAZIONE di 1.500 € ???
Grazie per l'eventuale chiarimento.