Torino: orti urbani contro il degrado e il consumo di territorio
Anche il Comune di Torino aderisce alla rete promossa da Italia Nostra e Anci per promuovere e diffondere la coltivazione di orti urbani. Al settore Verde il compito di coordinare le attività di educazione ambientale negli oltre 350 spazi assegnati in città
22 November, 2011
Su proposta dell’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta la giunta comunale di Torino ha aderito ad un'iniziativa nazionale promossa da Italia Nostra, Anci e Coldiretti per promuovere e diffondere la coltivazione di orti urbani.
Il protocollo d'intesa "Orti urbani: l’arte di coltivare dentro le città”, siglato precedentemente anche dalle amministrazioni di Roma, Genova, Padova, Perugia, Savona e da un'altra decina di comuni, impegna Torino a considerare gli orti come realtà sociale, urbanistica e storica, sottraendoli ad eventuali situazioni di marginalità e degrado.
La Città ha un'esperienza già avviata sugli orti in ambito urbano: dal 1996 le competenze sulle assegnazioni degli orti sono state decentrate alle Circoscrizioni e ad oggi sono oltre 350 gli spazi assegnati. “L’orto ‘regolamentato’ permette di trovare modalità diverse di gestione delle aree verdi pubbliche –ha dichiarato l’assessore Lavolta– e offre l’opportunità a chi lo conduce di mantenere un rapporto diretto con la natura, facendo esercizio fisico e raccogliendo i frutti del proprio lavoro con un sicuro contributo al bilancio familiare”.
Altra finalità del protocollo siglato è quella educativa, grazie alla clausola per gli assegnatari di orti di rendersi disponibili per attività di educazione alla coltivazione, in particolare per le scuole del territorio. Le attività di educazione ambientale previste dal progetto saranno realizzate dall’ufficio Educazione ambientale del settore Verde, attraverso la realizzazione, in un’area messa a disposizione dalla città, di orti didattici, piccoli frutteti, aiuole per piccoli frutti, percorsi sensoriali, visite guidate ai parchi.