Rifiuti, pubblicati i dati 2010: il Piemonte raggiunge il 50,4% di raccolta differenziata
Piemonte: la raccolta differenziata tra il 2009 e il 2010 cresce dello 0,8%. Ogni abitante piemontese ha prodotto circa 502 kg di rifiuti (-0,1% rispetto al 2009). Secondo le prime proiezioni sul 2011 la provincia di Vercelli avrebbe raggiunto una media del 40%. Ravello: “Piemontesi virtuosi, la produzione di rifiuti per abitante al di sotto della media nazionale”
29 November, 2011
La percentuale di raccolta differenziata prodotta dal Piemonte nel 2010 ha superato per la prima volta il 50%, obiettivo fissato dalla normativa nazionale, raggiungendo il 50,4% (a fine 2009 la percentuale si attestava al 49,6%). Questo risultato fa del Piemonte la terza regione d’Italia in fatto di raccolta differenziata. È quanto emerge dai dati raccolti dall’Osservatorio regionale rifiuti e comunicati in una delibera di Giunta dall’assessore all’Ambiente Roberto Ravello.
I rifiuti urbani prodotti nel 2010 ammontano a circa 2.240.000 tonnellate di cui 1.130.000 raccolte in modo differenziato ed avviate ad operazioni di recupero e 1.110.000 avviate a smaltimento. Una lieve diminuzione dunque rispetto all’anno precedente, per quel che riguarda i rifiuti avviati a smaltimento (-1.4%) ed un aumento invece della raccolta differenziata (+1,6%). Ogni abitante piemontese ha prodotto circa 502 kg di rifiuti (-0,1% rispetto al 2009) di cui 253 kg sono stati raccolti in modo differenziato e avviati a recupero e 249 kg sono stati smaltiti.
Anche per il 2011 si prevede una sostanziale stabilità dei dati: ci si aspetta però un riscontro positivo per quel che riguarda i rifiuti da imballaggi, alla luce delle buone pratiche avviate con i punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), che hanno fornito la loro disponibilità per attivare azioni di riduzione rifiuti e campagne di comunicazione finalizzate a modificare le abitudini di acquisto dei consumatori, ridurre la produzione di rifiuti e ottimizzarne il recupero e il riciclo. Altro dato positivo, secondo le prime proiezioni 2011, si riferisce alla provincia di Vercelli che, a differenza degli ultimi anni in cui si è sempre confermata fanalino di coda nella raccolta differenziata, pare abbia raggiunto una media del 40% (su un totale di 86 Comuni, 50 hanno raggiunto il 60% di differenziata e 30 comuni il 40%).
“I dati certificati attraverso la delibera della Giunta regionale -ha dichiarato l’Assessore regionale all’Ambiente Roberto Ravello- rappresentano informazioni fondamentali non solo per fotografare la situazione attuale, ma anche per la programmazione della gestione dei rifiuti. Ciò assume un significato ancora maggiore in un momento di riforma del sistema della governance del settore. È un risultato di cui il Piemonte va orgoglioso: per la prima volta, la raccolta differenziata a livello regionale supera il 50%, a conferma del fatto che il percorso intrapreso è positivo, grazie soprattutto all’impegno dei cittadini. Ritengo fondamentale uno sforzo congiunto di tutti gli operatori del settore e delle amministrazioni locali affinché il dato della raccolta differenziata si avvicini sempre più al dato di effettivo riutilizzo del rifiuto. Grande importanza assume anche il dato relativo alla produzione pro capite di rifiuti: a fronte di una media nazionale pari 609,5 kg, ogni piemontese ha invece prodotto 500 kg. I metodi per gestire la partita rifiuti, infatti, sono essenzialmente due, entrambi derivanti da approcci culturali semplici ma diversi rispetto alla teoria finora dominante che ha considerato i rifiuti esclusivamente come un problema: da un lato è basilare contenere la produzione del rifiuto stesso e dall’altro è possibile, con le tecnologie più avanzate e sicure, puntare alla valorizzazione energetica dei rifiuti. Su entrambe queste direttrici, il Piemonte è all’avanguardia nel panorama nazionale e questo ci consentirà, nel medio periodo, di superare la logica delle discariche, che costituiscono una ferita sul nostro territorio”.