La linea sabauda contro i blocchi del traffico
Pubblichiamo l'intervento del direttore di Eco dalle Città, Paolo Hutter, su Repubblica Torino del 01.12.2011
01 December, 2011
“La paura di essere impopolari”
Paolo Hutter
Si riapre dopo tanto, troppo, tempo il sipario sullo smog torinese e scopriamo che si è creata dopo le elezioni comunali una linea sabauda che unisce Regione e capoluogo nella ferma opposizione a ogni provvedimento di limitazione del traffico privato. I blocchi non servono, o addirittura sarebbero una inutile negazione di libertà ed afflizione della cittadinanza: a fronte di Milano e Roma che fanno insieme (il 20 novembre) la domenica a piedi e attuano negli stessi giorni feriali, ad esempio oggi, dei blocchi parziali Torino si distingue.
L´assessore regionale Ravello (un coerente difensore dell´auto, era persino contrario alla mini Ztl torinese) e l´assessore di fatto al comune Viale (che cerca di portare i radicali alla nuova battaglia per la libertà di marmitta) teorizzano che tutte le altre città sbagliano. Contemporaneamente a Palazzo Civico si archiviano eventuali pedaggi o aumenti delle tariffe della sosta, cioè disincentivi all´auto e dalla Regione si taglia il trasporto pubblico. A proposito di provvedimenti strutturali, questo della riduzione di treni e bus e dell´aumento del biglietto sembra essere l´unico.
Tra i sindaci del Nord, mentre Pisapia passa da un´ordinanza all´altra, ed altri qualcosa fanno, l´unico sindaco che si aggrappa tenacemente come Fassino alla presunta inutilità dei blocchi è il veronese Tosi. I risultati qui sono il peggior novembre degli ultimi anni, la probabile maglia nera a Torino e una rinuncia anche politica sorprendente. Per chi ancora ne dubitava, i dati presentati dai tecnici al convegno della Provincia confermano che il traffico incide dieci volte più del riscaldamento sulle polveri fini nell´area metropolitana. Basta con le solfe sul teleriscaldamento. E l´Arpa non ha mai detto, neanche nella ricerca commissionatale da Ravello per smontare le domeniche a piedi, che i blocchi non servono a niente. Ha detto che da soli servono a poco, è una bella differenza. Ieri ci han detto chiaro che senza provvedimenti che modifichino sia abitudini che motori non si raggiungeranno gli obiettivi europei. Limitazioni più severe nei giorni feriali e domeniche a piedi quando non piove: non bisogna guardare solo alla popolarità immediata.