Traffico, l´accusa di Atm "Bisogna ripensare la mobilità"
Ogni giorno dieci tram bloccati da auto in doppia fila. La replica del Comune: abbiamo il primato italiano di corsie riservate ma faremo di più
12 February, 2009
STEFANO ROSSI
Semiparalizzato e mal gestito. Parla del traffico, il presidente di Atm Elio Catania, intervenendo alla Mobility Conference 2009 organizzata da Assolombarda e Camera di Commercio. Un appuntamento al quale, ieri, politici e manager pubblici sono sembrati scoprire, quasi per la prima volta, problemi annosi e ben noti ai cittadini. Eppure senza assumersene una particolare responsabilità.
Catania parte da un esempio, la classica «auto in doppia fila con le luci accese per dire torno subito». E invece chi lascia la macchina «non torna mai e il traffico si intasa». L´automobilista milanese è stordito, scorretto, menefreghista. Non per niente ogni giorno ci sono dieci incagli, dieci auto lasciate sui binari del tram: «Già due si sono verificati prima che arrivassi qui», racconta il presidente Atm. Ogni giorno, per colpa degli incagli, 1.500 persone aspettano furenti sul tram i comodi dei maleducati. E non parliamo di corsie preferenziali: «Non si vedono a causa delle macchine posteggiate, è ora di piantarla - tuona Catania - Non possiamo arrivare all´Expo con una simile incertezza. Capisco che politicamente non sia semplice ma se si lavora insieme, utilizzando le opportunità delle tecnologie, credo che se ne avrebbero dei benefici».
La velocità media dei mezzi pubblici di superficie risente del traffico sregolato ed è dunque ridottissima: 10 km all´ora, 4 in meno della media europea. Catania insiste: «Abbiamo appena il 7% di corsie preferenziali e mancano semafori che diano la priorità al mezzo pubblico. Tutto ciò si traduce in spreco di risorse e mancanza di qualità nel servizio. Credo che dobbiamo affrontare questo tema in modo più aperto e moderno».
Anche il resto del mondo, emerge alla Mobility Conference, è ormai in questo ordine di idee. Gli Stati Uniti hanno calcolato di avere perso nel 2008, per una gestione del traffico «non ottimale» (così la definisce Catania), 78 miliardi di dollari e 4 miliardi di ore di lavoro.
Il presidente dell´Atm detta dunque le sue condizioni: «Un ridisegno completo della mobilità, la revisione completa della dislocazione delle corsie preferenziali e precedenza ai mezzi pubblici». Catania parla anche di soldi investiti: 240 nel 2008, 500 quest´anno. «Da qui al 2014 - aggiunge - ci serviranno 2 miliardi per ammodernare le infrastrutture e potenziare la flotta (100 mezzi nuovi sono entrati in circolazione nel 2008, 300 lo faranno nel 2009)».
Gli risponde l´assessore alla Mobilità Edoardo Croci: «Catania elenca le aree su cui stiamo lavorando insieme all´Atm, peraltro su sollecitazione del Comune. Milano ha il primato italiano delle corsie riservate, 186,4 km, sorvegliati da 45 telecamere, che nel 2009 diventeranno 61. I tram viaggiano in sede riservata per 116 km, quasi la metà della rete. La velocità dei mezzi è aumentata grazie all´Ecopass ma non dimentichiamo che abbiamo una distanza molto bassa fra le fermate, in media 280 metri. Quanto ai semafori che danno precedenza al mezzo pubblico: sono ancora su poche linee dell´Atm ma stiamo lavorando con l´azienda per decidere dove metterne altri».
Nel budello il 33 si ferma due ore - da La Repubblica del 11.02.2009
"Via i Suv anche in area Ecopass e miglioriamo le piste ciclabili" - da La Repubblica del 11.02.2009