Legambiente: Roma per ambiente è al 65° posto della classifica del Sole 24 ore
661,3 Kg di rifiuti annui pro-capite, 69 auto ogni 100 abitanti, 14 centimetri quadrati pedonalizzati per abitante. Sono i numeri della Capitale in fatto di politiche ambientali. Il comunicato stampa di Legambiente Lazio
05 December, 2011
"Sarebbe bello se fosse vero, purtroppo Roma per l'ambiente nel 2011 si piazza al 65° posto dell'autorevole classifica del Sole 24 ore, che per il parametro strettamente ecologico utilizza l'indice di Ecosistema Urbano di Legambiente -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Senza alcun intento polemico o iettatore, visto che non c'è nulla da gioire come cittadini se il capoluogo arranca su questi fronti, è giusto riconfermare che su immondizia, traffico e smog, ma anche cattiva depurazione Roma continua a frenare. Affianco a questi parametri ambientali, ce ne sono molti altri, e in particolare infrastrutture, cultura e tenore di vita, che vengono considerati a livello provinciale e portano il territorio della Provincia di Roma a crescere fino al 23° posto".
Roma con i suoi 661,3 kg di rifiuti pro-capite prodotti all'anno è tra le peggiori grandi città italiane, e di tutto ciò ben poco è raccolto in modo differenziato, in quanto a traffico non ci batte quasi nessuno tra le grandi città italiane peggio di Roma, con 69 auto ogni 100 abitanti, fa solo Catania. Nessun passo in avanti per le isole pedonali, Roma ha 14 centimetri quadrati pedonalizzati per abitante, mentre per le ZTL la Capitale rimane tra le più grandi e importanti, con 1,83 mq per abitante, ma viene superata da Firenze, Bologna e Padova tra le grandi città; e non va meglio ai ciclisti con solo 1,68 metri eq./100 abitanti per le piste ciclabili che addirittura diminuiscono con i nuovi criteri più restrittivi di quest'anno.
La Capitale supera decisamente la soglia di 40 microgrammi per metro cubo (media annua) considerata pericolosa per la salute umana per la concentrazione di biossido di azoto (NO2) con
54,1 microgrammi, mentre calano le polveri sottili PM10. Sul fronte idrico, Roma va piuttosto male, con consumi molto superiori alla media italiana, scivolando all'ultimo posto tra le città grandi, con ben 234,3 litri di acqua consumati ogni giorno da ciascun cittadino romano, e assurde perdite d'acqua nella rete del 27% e l'efficienza del sistema di depurazione che passa dal 97% al 90%. Roma registra la peggior
performance tra i 15 grandi capoluoghi con ben 1.375 kWh/abitante al giorno per i consumi elettrici domestici.
"Roma deve vincere immobilismo e scelte sbagliate -afferma
Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Per vincere sulla crescita della produzione di rifiuti servono politiche per la riduzione e il riuso e una differenziata che punti ovunque sul porta a porta piuttosto che nuove discariche, bisogna scegliere la via della limitazione del traffico privato e del potenziamento di quello pubblico per battere traffico e smog con nuove pedonalizzazioni e ZTL, puntare per l'acqua dopo i referendum su gestioni pubbliche e partecipate colpendo mancata depurazione e perdite di rete".