Bocciata la nuova «Area C». Torna l'allarme sicurezza
da Il Corriere della Sera del 15 dicembre 2011
15 December, 2011
Bene il sindaco Pisapia, male l'Area C. Sondaggio Ispo sulla qualità della vita a Milano. Con una sorpresa: il problema più urgente da risolvere per i milanesi non è più il traffico o lo smog, ma la sicurezza. Un'inversione di tendenza rispetto agli anni passati. La sicurezza era «sparita» dall'agenda dei sondaggi nell'ultima fase dell'era Moratti. Dopo che lo stesso sindaco - con Romano Prodi, presidente del Consiglio - si era messo alla testa di una manifestazione per la sicurezza, presente anche Silvio Berlusconi. Successivamente il cambio di governo e il pacchetto Maroni avevano fatto slittare la questione microcriminalità nei posti bassi della classifica. A cinque mesi dalla cavalcata vincente di Pisapia, i milanesi danno i primi voti al sindaco, alla giunta e ai primi atti amministrativi. Promuovono il primo cittadino con il 62 per cento dei consensi, traducibili in una sufficienza piena (6,2), rimandano a settembre la giunta con il 52 per cento dei consensi, pari a un voto di 5,7, ma bocciano clamorosamente quello che viene considerata, a oggi, la decisione più importante della nuova amministrazione.
La congestion charge non piace al 60 per cento dei milanesi, contro un 36 per cento favorevole e un 4 per cento che non sa dare una risposta. Situazione per molti versi analoga a quando Letizia Moratti introdusse l'Ecopass nell'area della Cerchia dei Bastioni. In quell'occasione il 57 per cento degli intervistati disse no alla nuova disciplina antinquinamento, contro un 40 per cento di favorevoli. Mentre ben il 70 per cento si pronunciò favorevolmente per la chiusura del centro storico. Come si vede, passano gli anni, si votano i referendum ambientali, ma la sostanza non cambia di molto.
Altro dato interessante che riguarda sempre l'Area C. Il 49 per cento dei milanesi o non sa nulla o ne ha sentito parlare ma non sa bene di cosa si tratta. È questa, una delle più grandi preoccupazioni dell'amministrazione. Arrivare al 16 gennaio con metà città all'oscuro del nuovo provvedimento. Per questo motivo Palazzo Marino ha deciso di stanziare 400 mila euro per la comunicazione e ha posticipato di due mesi la registrazione e il pagamento del pedaggio evitando così di appioppare multe a raffica. Infine il voto complessivo sulla qualità della vita a Milano. Il 62 per cento assicura che si vive bene, ma rispetto a un anno fa il 38 per cento degli intervistati afferma che la qualità della vita è peggiorata e il 23 per cento ritiene che nulla sia cambiato e va tutto male come prima. Sondaggio su cui il sindaco e la giunta dovranno meditare. Anche in vista delle manovre prossime venture: il 65 per cento dei milanesi fa sapere che ha già dato abbastanza e non è disposto a nuovi sacrifici per rimettere in sesto le casse di Palazzo Marino.