Fondo rotativo Kyoto, Clini: «Attivo entro gennaio»
Il ministro dell'Ambiente ha annunciato l'imminente attivazione dello strumento di finanziamento a disposizione di enti pubblici e privati per progetti di riduzione delle emissioni. Dall'inizio del 2012, salvo sorprese, si potrà fare domanda di accesso ai fondi
15 December, 2011
Entro il mese di gennaio saranno finalmente sbloccate le risorse il Fondo rotativo di Kyoto. Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, precisando che sono state ultimate «tutte le procedure, compreso l'accordo con le banche, con le Regioni e con la Cassa depositi e prestiti». La misura era stata introdotta dal Governo Prodi con la Finanziaria del 2007, ma mai di fatto attuata. Il fondo prevede 600 milioni di euro di risorse, finora bloccate, utilizzabili per finanziare progetti di imprese ed enti pubblici nel settore della riduzione delle emissioni di gas serra, come previsto dagli obiettivi del Protocollo di Kyoto.
«Mi aspetto che entro gennaio, presso gli sportelli bancari, si apra la domanda per il finanziamento attraverso crediti a basso tasso di interesse e a lungo termine, per gli interventi previsti dal Fondo rotativo di Kyoto finalizzati alla riduzione di emissioni di anidride carbonica», ha aggiunto Clini nel corso di un'audizione dinanzi alla commissione Ambiente alla Camera. L'interesse, in particolare, sarà dello 0,5% e il Fondo funzionerà ad esaurimento. «Ci auguriamo – ha concluso il ministro - che le domande siano superiori alla disponibilità, per fare in modo che il Fondo si autoalimenti e attivi altri fondi».
Positive le prime reazioni politiche all'annuncio di Clini, a cominciare dalla soddisfazione espressa da Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd e membro della commissione Ambiente della Camera. «Si tratta – ha dichiarato - di una di quelle misure sulla via della green economy, capaci di coniugare ambiente e rilancio dell’economia».