L’Aci al Comune: aprite via Venti Settembre e via Arsenale
“Lasciate che le auto attraversino il centro”. La situazione sui confini - da La Stampa del 20.12.2011
20 December, 2011
Andrea Rossi
Più tre per cento in corso Casale. Più dodici in corso San Maurizio. Più quindici in corso Vinzaglio. Addirittura più 21 in Lungo Po Diaz. La Ztl non sembra aver fatto del bene ai viali che ne delimitano il perimetro: traffico in crescita, si viaggia al rallentatore, ingorghi frequenti. Almeno, è la fotografia racchiusa in un documento messo a punto dall’Aci, l’Automobile club italiano. «Da quando è stata allargata ha creato una serie di problemi, svuotando il centro cittadino e intasando le vie ai margini», spiega il presidente Piergiorgio Re.
L’associazione, dopo aver analizzato flussi di traffico e tempi di percorrenza, ha chiesto al Comune una revisione della zona a traffico limitato. E ha fatto arrivare sul tavolo dell’assessore alla Viabilità Claudio Lubatti una prima proposta concreta: riaprire a tutte le auto via Venti Settembre e via Arsenale, così da ricreare un canale di attraversamento del centro storico della città da Nord a Sud.
«Nel corso degli anni, le direttrici che tagliano longitudinalmente la zona centrale sono state quasi tutte eliminate», dice il vicepresidente dell’Aci Adalberto Lucca. «Via Arsenale, via Venti Settembre, via Roma, via Lagrange, via Carlo Alberto, via San Massimo. È successo poco alla volta, senza un disegno complessivo o un quadro d’insieme ragionato». Il risultato? «Gli automobilisti sono costretti a seguire il perimetro della Ztl per passare da Sud a Nord e viceversa, con aumento dei tempi di percorrenza e del consumo di benzina. Così non funziona: credo che alcune di queste direttrici vadano riaperte. Le due da noi proposte renderebbero agevoli anche gli accessi ai parcheggi sotterranei di piazza San Carlo e piazza Castello». Via Venti settembre servirebbe per muoversi verso Nord, via Arsenale verso Sud.
Già, ma la Ztl non era nata proprio per impedire alle auto di attraversare in lungo e in largo il centro storico, riservando alcune vie di scorrimento ai mezzi pubblici e ai taxi? Infatti è il motivo per cui a Palazzo Civico la proposta dell’Aci non sembra destinata a far breccia. «La Ztl è nata come provvedimento di tipo ambientale, non di viabilità», ragiona l’assessore Lubatti. «In questo senso riaprire via Venti Settembre e via Arsenale mi sembra una soluzione difficile se vogliamo salvaguardare il principio con cui è nata la Ztl. Altrimenti ne vanificheremmo gli effetti».
Diversa è l’ipotesi di una più generale ricognizione della zona a traffico limitato. Il Comune si è già detto disposto a discutere. «A gennaio convocheremo tutti i soggetti coinvolti e i portatori d’interessi per verificare pregi e difetti del provvedimento», annuncia Lubatti. «A quel punto vedremo se e come intervenire».
Porte aperte invece all’ipotesi di una razionalizzazione delle strisce pedonali. «Gli attraversamenti sono quasi tutti senza alcun elemento luminoso», rivela Re. «Andrebbero ridotti e ricondotti il più possibile ai semafori». Nel 2010 a Torino i pedoni uccisi in incidenti sono stati 20, poco meno di un terzo del totale dei morti in incidenti stradali nelle vie urbane.
Calano invece nel 2011 gli incidenti sui viali di grande scorrimento. I più colpiti restano corso Unione Sovietica, corso Regina Margherita e corso Giulio Cesare.