Area Ex Rossani, interviene l’assessore Barbanente: “Sì al parco, dannoso ragionare su altre destinazioni”
L’assessore all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente: “La Regione Puglia ha trasmesso al Comune di Bari un'ipotesi di protocollo di intesa, emendabile, per la riqualificazione delle Aree Rossani, al fine di definire le modalità di attuazione, il cronoprogramma e gli impegni finanziari reciproci necessari alla concreta riqualificazione dell'area con il fine di destinarla a polo di arte contemporanea inserito in un grande parco urbano. Si tratta dunque solo di partire”
07 January, 2012
L’assessore all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente, ha diffuso la seguente nota sulla situazione della ex Caserma Rossani di Bari: “Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa in merito ad aspetti procedurali e di sostanza che riguardano il progetto di riqualificazione dell'area dell'ex caserma Rossani si precisa quanto segue: lo scorso 27 dicembre, la Regione Puglia ha trasmesso al Comune di Bari una ipotesi di protocollo di intesa per la riqualificazione delle Aree Rossani. Lo schema di accordo, ovviamente aperto a emendamenti da parte del Comune, può essere dunque immediatamente sottoscritto in modo da dare concreto avvio alla fase di più puntuale definizione delle modalità di attuazione, del cronoprogramma e degli impegni finanziari reciproci necessari alla concreta realizzazione dell'obiettivo di riqualificare l'area con il fine di destinarla a polo di arte contemporanea inserito in un grande parco urbano. È questa la prospettiva strategica, di respiro regionale, già condivisa con il Comune, che appare capace di coniugare l'innalzamento della qualità ambientale, la crescita culturale del territorio e la centralità logistica delle aree in questione per l'intero territorio regionale. E sono questi i fattori che motivano la diretta partecipazione della Regione alla realizzazione del progetto, che sembra peraltro armonico alla candidatura di Bari come Città europea della Cultura. Ragionare su altre destinazioni (residenze studentesche) appare, francamente, oltre che inutile, addirittura dannoso in questa fase, perché rischia di essere elemento di distrazione rispetto all'ambizioso obiettivo che Regione e Comune si sono posti. Occorre, dunque, concentrarsi sulle condizioni necessarie per realizzarlo al meglio e quanto prima. La Regione su questo ha dimostrato di volersi impegnare sino in fondo mettendo a punto in tempi ristrettissimi lo schema di intesa e investendo risorse pari a quelle a disposizione del Comune, ed uguale motivazione e tempestività è pronta ad assicurare nella fase attuativa. Si tratta dunque solo di partire”.