Il metrò a Moncalieri: "Non è più un sogno"
Il progetto: tre fermate, capolinea al nuovo ospedale. Un dossier è stato presentato al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture - da La Stampa del 22.02.2009
23 February, 2009
Giuseppe Legato
MONCALIERI
Prolungare la metropolitana da piazza Bengasi fino a Carpice, borgata agricola che fra qualche anno ospiterà il nuovo ospedale della cintura Sud di Torino. Un’idea, un sogno fino a qualche mese fa. Da ieri è qualcosa in più. Il sindaco di Moncalieri Angelo Ferrero, l’assessore Vincenzo Quattrocchi e il dirigente Matteo Tricarico sono tornati da Roma, ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dopo aver partecipato alla conferenza sui servizi per il prolungamento della linea 1 della metro del capoluogo. Hanno depositato negli uffici romani un corposo dossier di cifre, ipotesi di percorsi e una lista di buoni motivi per cui la nuova metropolitana dovrebbe attraversare la città del Proclama e raggiungere quello che sarà, a tutti gli effetti, il più grande – e nuovo – presidio sanitario della provincia di Torino.
Il percorso parte da piazza Bengasi, terminale del metrò torinese, prosegue su via Sestriere, via Cuneo, stazione ferroviaria Sangone e strada Carignano fino alla regione Carpice. Lunghezza del percorso: circa 5 chilometri. Sono tre le fermate ipotizzate: Brennero, Sangone e Carpice. I tecnici del Comune ci hanno lavorato un anno circa. E questi mappali adesso finiranno sotto la lente di ingrandimento del ministero: «Ci auguriamo che la richiesta venga accettata» dice l’assessore Quattrocchi. E soddisfazione si legge anche nelle parole del direttore generale dell’AslTo5 Giovanni Caruso, il quale spiega che «di per sè l’ospedale è portatore di lavoro e non può essere fatto nel deserto. Detto ciò – aggiunge – mi piace pensare che già oggi si lavori sulla comunicazione che ci deve essere tra la nuova struttura e il suo bacino di utenza. L’insediamento previsto dalla Regione non è fine a se stesso, ma è propulsore di altri investimenti. La metropolitana sarebbe uno di questi». Delle tre fermate ipotizzate le più strategiche sono sicuramente le ultime due. La stazione Sangone è terminale della linea Torino-Pinerolo e «basta immaginare quanti pendolari possono usufruire del servizio per rendersi conto dell’importanza dell’opera» dice Quattrocchi. Carpice è strategica per i motivi noti. In più, ma già nella zona di La Loggia, è da decidere se costruire una nuova fermata come capolinea o limitarsi al deposito.
Il bacino di utenza che verrebbe intercettato da questa ipotesi di percorso è fissata attorno ai 250-300 mila abitanti: Moncalieri – e la sua borgata più popolosa borgo San Pietro coi suoi 23 mila abitanti - Nichelino, comuni limitrofi e in più una buona fetta della periferia meridionale di Torino. Sono anche previsti 5 mila parcheggi di interscambio gomma-rotaia per i pendolari che abbandoneranno l’auto per salire sul metrò. Uno di questi è proprio quello di piazza Bengasi, mentre in piazza Brennero alla stazione Sangone potrebbero essere collocate le altre due aree di sosta.
Il Sindaco: "L’idea piace sia in Regione che a Roma"
Per il sindaco Angelo Ferrero (foto) la questione è semplice: «Tempo fa – dice - abbiamo parlato di metropolitana come una suggestione. Oggi, dopo un anno di lavori, confronti e sopralluoghi fatti in silenzio e con scrupolosità, abbiamo qualcosa in più. C’è un progetto condiviso con Torino che è piaciuto anche alla Regione a Roma. L’intento è continuare a lavorare su questa idea che aprirebbe per Moncalieri scenari economici e sociali del tutto nuovi e certamente positivi».