Aria: addio a tre centraline nel Torinese
Dal 1° gennaio non sono più in funzione le stazioni di "Torino Rivoli", "Alpignano Gobetti" e "Ciriè Ciari". La soppressione rientra in un processo di "razionalizzazione della rete di rilevamento nel territorio piemontese"
17 January, 2012
E' un prepensionamento che farà sicuramente discutere quello di tre centraline Arpa della provincia di Torino. Dal 1° gennaio sono state infatti eliminate dalla rete di monitoraggio della qualità dell'aria le stazioni di "Torino Rivoli", "Alpignano Gobetti" e "Ciriè Ciari". "Sono in corso -ci fa sapere l'ufficio stampa dell'Arpa Piemonte- le attività per aumentare l'efficacia e l'efficienza delle rete gestita dal Dipartimento di Torino attuate nel contesto di una più ampia razionalizzazione della rete di rilevamento attiva nel territorio piemontese in applicazione del decreto legislativo 155/2010".
Razionalizzazione che ha colpito dunque anche una delle centraline storiche di Torino, quella di piazza Rivoli, che da sempre registra valori tutt'altro che rassicuranti. Basti ricordare che dal 2001 ad oggi piazza Rivoli si è aggiudicata stabilmente il podio provinciale per i più alti valori di particolato e biossido di azoto, superiori anche a quelli registrati in via della Consolata e al Lingotto. "La chiusura della stazione locale, o meglio il suo spostamento, -spiega l'Arpa a proposito della centralina torinese- era prevista dal piano di revisione del 2009 e confermata dall'attuale piano in relazione alla installazione della nuova stazione di Collegno, in corso Francia, che sarà connotata come stazione di traffico urbano rappresentativo della prima fascia dei comuni limitrofi al capoluogo".
Per le stazioni di Alpignano e Ciriè il motivo della soppressione è invece la natura dei dati registrati, troppo simili a quelli delle centraline vicine: "La stazione locale ha cessato la sua attività in quanto connotata da valori dei livelli di inquinamento simili a quelli rilevati da stazioni, della medesima tipologia ed in contesto non particolarmente critico, ubicate nella medesima zona".
Oltre all'eliminazione in toto di alcuni siti di monitoraggio, la riorganizzazione della rete prevede anche l'aggiornamento strumentale e il ricollocamento di alcune centraline.
E' il caso della stazione di "Pinerolo Alpini" che, al termine del periodo invernale, cesserà di misurare il PM10 a favore della nuova stazione Arpa di Mondovì dove verrà ricollocato il misuratore di polveri ("Mondovì è una stazione della rete regionale e pertanto prioritaria"). Il misuratore gravimetrico di PM10 di Pinerolo potrebbe però essere sostituito "con un misuratore automatico, se si renderà disponibile dalla rete regionale, o -spiegano ancora dall'Arpa- più facilmente con un nuovo campionatore PM10 da acquistare sui cui campioni eseguire però unicamente la misura del PM10, non più di IPA e metalli".
Ad Ivrea, invece, la centralina di viale della Liberazione ha smesso di misurare dal 1° gennaio il monossido di carbonio (parametro che non faceva registrare sforamenti dei limiti di legge), mentre continua ad analizzare il biossido di zolfo, PM10, benzo(a)pirene, biossido di azoto (NO2) e monossido di azoto (NO).
A completare il quadro due traslochi: la centralina di Chieri è stata portata nel sedime interno della Scuola dell'Infanzia di Borgo Venezia in via Bersezio mentre la centralina di Carmagnola dall'11 novembre scorso è stata trasferita in piazza I° Maggio in prossimità dell'ASL.