Secondo inceneritore torinese: si frena
Raccolta differenziata, contrazione dei consumi e della produzione dei rifiuti a causa della crisi, il reperimento di spazi in discarica fino al 2014 ed il venturo impianto del Gerbido inducono alla circospezione. “Ne parleremo dopo l’estate con i dati definitivi del 2008 in mano”. Intervista a Paolo Foietta, Presidente dell'ATO
25 February, 2009
Dott. Foietta, quali sono i dati sulla produzione rifiuti nel 2008?
Ad oggi non siamo in possesso dei dati definitivi. Quelli ad oggi disponibili però segnano una contrazione dei consumi, e conseguentemente della produzione dei rifiuti durante l’anno passato. In particolar modo nell’ultimo trimestre.
Si fa sempre più insistente la voce di una rinuncia al secondo impianto di incenerimento, quello previsto a Settimo Torinese. Conferma questa voce?
No. Le ripeto ciò che da tempo sto ripetendo in tutte le sedi. Siamo in fase di valutazione. Innanzitutto per quello che riguarda le decisioni da prendere su dimensionamento e tecnologie da utilizzare. Come dicevo prima, siamo in attesa dei dati sul 2008 per fare valutazioni accurate.
Eppure fino a poche settimane fa l’impressione era quella di un’accelerata decisa in direzione della costruzione dell’impianto. Si parlava di un’assegnazione dei lavori in tempi brevi…
Guardi siccome sono io a dover indire il bando e la gara per la costruzione dell’impianto, voglio andarci con i piedi di piombo. Sono cambiate delle componenti: da una parte l’aumento della raccolta differenziata, dall’altra il superamento del rischio “emergenza rifiuti” legata alla chiusura di Basse di Stura con l’ATO che ha reperito spazio in discarica fino al 2014, l’apertura del nuovo impianto di termovalorizzazione del Gerbido, ed infine un calo sensibile della produzione dei rifiuti legato alla crisi economica.
Sono cambiamenti che ci inducono alla calma, e alla valutazione reale delle situazioni attuali.
Ripeto: stiamo valutando quali possano essere le tecnologie più idonee e quale possa essere il giusto dimensionamento dell’impianto, lasciando la porta aperta a tutte le soluzioni.
Dunque “Calma e Gesso”. La sua posizione è condivisa dalla Provincia?
Assolutamente si: ho parlato qualche giorno fa con il Presidente della Provincia di Torino e condivide pienamente la mia posizione e il mio atteggiamento. Aspetteremo i dati definitivi sul 2008, valuteremo, e poi prenderemo una decisione.
Quali sono i tempi previsti?
Certamente non prima dell’estate!
La crisi congela l’inceneritore bis - da La Stampa del 26.02.2009