Mercati vuoti? Lo sciopero dei Tir non condiziona i prodotti a Km zero | Video
Un giro con la telecamera di Eco dalle Città tra i banchi del mercato torinese di Porta Palazzo. La protesta dei camionisti condiziona l'approvvigionamento di ortofrutta: si ricorre alle scorte e iniziano a vedersi i primi banchi vuoti. Lo sciopero non incide sui produttori che vendono i loro prodotti a Km 0
25 January, 2012
La produzione e il consumo a Km 0 o comunque la vendita diretta degli agricoltori potrebbero essere la risposta allo sciopero dei tir che ha paralizzato il paese e provocato il rincaro anomalo dei prezzi. Per ora le iniziative che alludono a questa prospettiva sono due. La prima è quella di Coldiretti Toscana che propone di fare la spesa ai mercati esclusivi degli agricoltori di Campagna Amica, una rete distribuita in tutti i comuni della Regione. La seconda è quella di Coldiretti nazionale che il 26 gennaio nelle regioni di Piemonte, Calabria e Veneto distribuisce gratuitamente ai pensionati italiani e alle famiglie la frutta e verdura bloccata nei campi e nei magazzini a causa del blocco del trasporto su gomma.
Dopo diversi giorni di sciopero dei camionisti nessuno ne parla, ma la produzione a chilometro zero e i mercati locali gestiti dai contadini, potrebbero essere quindi la risposta alla crisi dei trasporti. Guarda e commenta
Montaggio di Matteo Finco
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2 commenti
Scrivi un commentoMasaniello84
26.01.2012 10:01
Fra il km 0 assoluto e le bottiglie di minerale che fanno su è giù per le autostrade ci passa un mare di possibilità intermedie... Basterebbe avere un po' di buon senso.
Matteo
26.01.2012 10:01
Sarebbe il caso di riconsiderare in maniera seria se il trasporto su gomma sia ancora una soluzione valida per l'approvvigionamento dei mercati e per tutto il resto