Lo smog costa di più di bus e metro gratis
"Per un’auto che circola, la comunità paga oltre mille euro all’anno per rifare strade, riparare danni da incidente, curare malattie respiratorie". "Regalassimo l’abbonamento ai mezzi pubblici a quell’automobilista, spenderemmo poco più di 300 euro". Paolo Crosignani, direttore dell'unità epidemiologica ambientale all’Istituto dei Tumori di Milano - da Metro News del 03.03.2009
03 March, 2009
Oggi i sindaci dei comuni dell’area critica incontreranno il presidente della Regione Formigoni per valutare interventi antismog a fronte dell’emergenza in atto. Il Pirellone punta a migliorare l’applicazione della legge sull’aria, mentre i sindaci chiedono targhe alterne e blocchi del traffico.
"Serve invece una politica aggressiva per portare la gente sui mezzi pubblici -dice Paolo Crosignani, direttore dell’unità di epidemiologia ambientale all’Istituto dei Tumori- Con quello che costa l’esternalità delle auto, conviene regalare l’abbonamento ai mezzi pubblici".
Sarebbe a dire?
Per un’auto che circola, la comunità paga oltre mille euro all’anno per rifare strade, riparare danni da incidente, curare malattie respiratorie o feriti da incidenti e così via... Se regalassimo l’abbonamento ai mezzi pubblici a quell’automobilista, la comunità spenderebbe poco più di 300 euro.
Messa così è semplice.
Eh, ci pensa alla reazione delle case automobilistiche? Ma io dico, sperimentiamolo almeno in un quartiere. Dai recentissimi studi che ci arrivano dall’America, sembra esserci una relazione diretta fra il calo di inquinanti nell’aria e la riduzione di malattie da “danno accumulato”, come i tumori.
Intanto, cosa si potrebbe fare da subito per combattere l’emergenza smog?
Già ridurre la velocità sulle strade ad alta percorrenza da 120 a 90 km/h significa dimezzare le emissioni di auto e camion. E questo si potrebbe fare usando tutor e autovelox. E poi le targhe alterne, i blocchi, promozione dei mezzi pubblici: da soli non fanno molto, ma se usati insieme possono avere un buon effetto.