La neve non ferma il rincaro della sosta
Da oggi nelle strisce blu del centro si pagano 2,50 euro l’ora. La vernice non si vede e molti parcometri spesso sono difficili da raggiungere. L’assessore Lubatti: «Capisco i disagi ma problemi tecnici impediscono il rinvio» - da La Stampa del 06.02.2012
06 February, 2012
Emanuela Minucci
Si parte. Da oggi parcheggiare in centro - o meglio, nella Ztl - costerà un botto: 2,5 euro all’ora. E il Comune, va detto, non poteva essere più sfortunato. Perché si tratta di una partenza con le strisce blu ghiacciate e coperte dal bianco della neve. Non basta: in molti casi i parcometri si sono trasformati insidiosi quanto inaccesibili igloo. Quanto basta per scatenare le associazioni di consumatori, ma anche innervosire quegli automobilisti che non sanno neppure che cos’è una class action. In ogni caso il codice parla chiaro. E la segnaletica orizzontale - perché questo sono le strisce blu per esigere il rispetto dei cittadini - deve essere visibile. Va da sé dunque che oggi le polemiche si aggiungeranno ai malumori insiti nello sborsare ben due euro e mezzo per lasciare un’ora l’auto, all’aria aperta e incustodita, nel cuore della città.
L’assessore alla Viabilità Claudio Lubatti, che in questi ultimi giorni ha avuto il suo bel da fare con le nevicate che hanno trasformato Torino in una succursale dell’Antartide, allarga le braccia: «Mi rendo conto che potranno essere disagi, ma sarebbe stato tecnicamente impossibile rimandare il rialzo delle tariffe». Poi scende nel dettaglio: «I parcometri sono programmati con settimane di anticipo. Non si possono spegnere da un momento all’altro come le telecamere della Ztl. Avete presente come si fa ad agosto quando anche la sosta a pagamento va in ferie? Si deve applicare su ogni apparecchio o su ogni cartello un adesivo che annuncia la data in cui tornerà in servizio il pagamento, mica roba da poco».
E’ certamente vero. Se avesse potuto farlo il Comune avrebbe certamente rimandato il debutto delle nuove tariffe delle strisce blu. «Speriamo almeno che i vigili e gli addetti Gtt - commentavano ieri alcuni automobilisti - siano meno inflessibili del solito. Si tratta del primo giorno e molti parcheggi insieme con molti parcometri sono ancora sommersi dalla neve ghiacciata». Su questo, invece, come si sa, non si può ottenere rassicurazione. Non si può chiedere a un vigile di non fare le multe. Si può però chiedere al Comune di pulire le strade dal ghiaccio. Sia perché la città - a tre giorni dall’ultima nevicata - complice un gelo mai visto, si presenta più che mai insidiosa, e poi perché secondo le previsioni meteo siamo soltanto all’inizio. Per dopodomani e venerdì, infatti, è attesa ancora neve. Tanta. Forse più di quella che è caduta sinora. Un fenomeno atmosferico che comporta una grande spesa per i Comuni (finora Torino ha speso 2,8 milioni già a bilancio cui se ne aggiungeranno altri 2,5 con l’incalzare delle precipitazioni) che sono anche con le finanze sottozero. «Forse è per questo che i vigili non si fermavano nemmeno sotto la neve - si lamentava sabato un neo multato di via Roma e dintorni -, ma con i muri di neve che occupano gli spazi riservati alle auto e i parcheggi sotterranei che fanno il tutto esaurito, ecco che lasciare l’auto un po’ dove capita diventa una scelta forzosa».
Forzosa, ma sbagliata. Piuttosto si pensa in anticipo che la neve darà qualche problema e si prende un tram. E saranno in tanti questa settimana con l’arrivo dei rincari della sosta (con una spruzzatina di neve sopra) a pensare di lasciare l’auto a casa. I commercianti però non pensano che si tratterà di una scelta soltanto legata al tempo: «Con la crisi che c’è, certe tariffe - si lamentavano sabato fuori dalle boutique - arrivano a competere con il taxi, se poi in centro ci stai tre ore, spendi più di parcheggio che per una borsa da Zara».
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