In bici sul ghiaccio: intervista a due "caduti"
Torino - due redattori su cinque a Eco dalle Città hanno il braccio al collo: sono caduti in bici, scivolando sul ghiaccio dopo una frenata: ce n’è abbastanza per concludere che la bici quando nevica – e soprattutto quando ghiaccia – è meglio lasciarla a casa?
06 February, 2012
Nove giorni di inverno serio e due redattori su cinque di Eco dalle Città hanno il braccio sinistro al collo. Va detto, sono i due che – indefessi – hanno continuato ad usare la bicicletta per spostarsi in città, incuranti del ghiaccio per strada. Ce n'è abbastanza per concludere che non è il caso di usare la bici in caso di neve?
“E invece sì, ma quella non era neve, era ghiaccio – ci racconta Federico - In realtà mi ero ripromesso di non andare in discesa… solo che avevo freddo e volevo andare a casa, così ho pensato di evitare Via Verdi e tagliare per i Giardini Reali; una scorciatoia che mi avrebbe fatto risparmiare almeno 5 minuti”. Cinque minuti risparmiati e un’ora e mezzo al pronto soccorso. “La strada sembrava pulita, e invece il ghiaccio c’era. Avevo i freni tirati già da un po’, quando ho preso la discesa la bici mi è scivolata via e io mi sono buttato sul mio lato sinistro d’istinto. Insomma, passare di lì è stato un errore di valutazione”. Un errore che però non sembra aver incrinato la sua fiducia nelle due ruote… “Assolutamente no. Bisogna essere accorti e fare manutenzione alla bicicletta, ma non c’è nessuna ragione per abbandonarla in questi giorni. Magari delle fascette da elettricista avrebbero aiutato, io non ce le avevo”.
Bruno è dello stesso parere: “Ma certo che si può andare in bici in questi giorni, basta fare attenzione – ci racconta al telefono uscendo dallo studio medico - Io sono caduto perché mi sono distratto a guardare i preparativi per il mercato di Piazza della Repubblica. Erano le due del mattino, ero contento di vedere tutta quella gente che lavorava!” (Se qualche scaricatore di cassette di Porta Palazzo ci sta leggendo starà probabilmente pensando di spaccargli anche l’altro polso, ma possiamo testimoniare che la sua era genuina meraviglia per il brulicare vivace delle attività notturne). “Non mi sono accorto che stavo per finire dentro un carretto e ho frenato di colpo, senza accorgermi del ghiaccio”.
Niente da reclamare per la condizione delle strade? “No, anzi. Il sale a Torino c’è, non possiamo dire nulla”. “Si spendono fin troppi soldi per al pulizia delle strade – aggiunge Federico – Circa cinque milioni di euro l’anno. Direi che è abbastanza”.
Dopo questa caduta, rinunceranno alla bicicletta? Neanche per sogno, ci assicurano che riprenderanno a pedalare appena i polsi glielo consentiranno. Insomma il messaggio è questo: andate e biciclettatevi. Cum grano salis, è il caso di dirlo.
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