La domenica nera dell´inquinamento polveri a 228, mai così male dal 2006
da La Repubblica del 21 febbraio 2012
21 February, 2012
di Franco Vanni
Milano non era così inquinata da venerdì 20 gennaio 2006, quando la centralina Juvara-Pascal a Città Studi fece registrare 276 microgrammi di Pm10 per metro cubo d´aria. E la soglia record di 228 fissata domenica scorsa al Verziere - in piena Area C e per di più in un giorno festivo - è il valore più alto registrato in centro addirittura da venerdì 18 gennaio 2002 (un normale giorno lavorativo) quando, sempre al Verziere, l´indicatore schizzò a quota 309. Il disastroso dato di domenica è tanto più allarmante se si considera che la concentrazione di polveri nell´aria a Milano è fuorilegge (oltre i 50 microgrammi per metro cubo) ormai da 14 giorni consecutivi, con la media delle centraline di rilevazione della provincia oltre la soglia da addirittura 16 giorni. Oggi si conosceranno i dati sulla qualità dell´aria di ieri, ma è improbabile che la poca pioggia caduta possa aver fatto rientrare le polveri entro i limiti richiesti dall´Unione europea. Per Riccardo De Corato, consigliere comunale del Pdl, «il fatto che il centro sia sempre più inquinato nonostante Area C è la prova che il provvedimento vessatorio della giunta Pisapia è una bufala, una trovata da apprendisti stregoni dell´ambientalismo utile solo a fare cassa». Risponde Carlo Monguzzi, consigliere del Pd, che indica nella Regione l´ente responsabile dell´immobilismo sullo smog da record: «Il Comune sta facendo la sua parte - dice - anche facendo controlli sulla sostituzione delle caldaie inquinanti, ma Milano da sola non ce la può fare. Spetta al Pirellone studiare interventi di vasta portata e verificarne l´applicazione. Anche le targhe alterne, ipotesi da tenere in considerazione, fatte solo in città non servirebbero a nulla. In Lombardia girano ancora 150mila camion con emissioni fuorilegge». Resta il fatto che il picco di inquinamento si registra in centro a Milano, e che le cose non erano mai andate così male negli ultimi dieci anni. Per Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, «Area C consente almeno di individuare la tipologia di veicoli in transito, ma servono più controlli ovunque. Purtroppo, arrivati a questo punto, oggi l´unico modo di cambiare la qualità dell´aria sarebbe un radicale cambiamento degli stili di vita. Tutte le istituzioni devono collaborare per studiare politiche serie di lungo periodo che interessino ogni ambito del vivere, dai riscaldamenti ai condizionatori, dal traffico dei veicoli leggeri e pesanti fino alle emissioni dell´industria e dell´agricoltura, che fatalmente incidono anche sulla qualità dell´aria delle città».