Finalmente si riconosce l'emergenza smog a Torino?
Intervento di Paolo Hutter - da La Repubblica del 22.02.2012
22 February, 2012
Analizzando attentamente i dati dell'Arpa sulle concentrazioni di smog -- quei dati che gli Enti Locali dovrebbero non solo mettere a disposizione ma diffondere con attivismo dei loro uffici stampa -- si scopre che nei giorni scorsi si è raggiunto un picco storico. Il valore di 198 microgrammi di pm 10 al metro cubo raggiunto sabato alla centralina automatica del Lingotto sarà sicuramente superato quando saranno noti i dati ulteriori che con una tempistica tutta sua l'Arpa piemontese comunicherà. Ad esempio alla centralina di via Consolata -- considerata come emblematica della città -- i valori sono quasi sempre superiori del 10-20% rispetto a quelli del Lingotto. Comunque anche limitandosia considerare solo i 198, si tratta di 4 volte il valore di 50 che non dovrebbe essere superato, e si tratta del valore più alto a Torino dal febbraio 2006, da quando tra gli ambientalisti si parlò di Olimpic Smog per le concentrazioni altissime coincidenti con l'inizio dei Giochi Invernali. Se la Giunta Comunale di Torino si sta finalmente decidendo a prendere iniziative nuove e anche congiunturali contro lo smog -- dopo averlo escluso per mesi, dissociandosi persino dai blocchi di Milano e Roma -- è perché ha preso coscienza della gravità del problema. Stimolata anche da un consiglio comunale che ha spinto a equilibrare l'aumento dei biglietti del tram con l'aumento delle tariffe della sosta e che ha chiesto di prendere in considerazioni le fasi più acute dello smog. Non dimentichiamo che si tratta di salvare centinaia di vite umane, e non solo di adeguarsi a standard di modernità ecologica. Il picco di smog dei giorni scorsi, che è stato tale in tutti i centri urbani della Pianura Padana, è stato spinto dai fattori meteorologici, cioè di alta pressione senza ricambio d'aria, per ragioni ancora non del tutto chiare. Forse la presenza di neve al suolo ha accentuato la calma piatta di vento. In ogni caso, non potendo agire sul meteo, non si può far altro che impegnarsi a comprimere e diminuire sempre di più le emissioni, che sono soprattutto di traffico. Evidentemente il moderato calo di traffico privato dovuto all'aumento dei carburanti non basta. Il fermo dei diesel Euro 3 di cui si sta parlando non è un'invenzione dell'assessore di Torino ma una misura già in atto dalle 8 e 30 alle 18 nella Provincia di Milano (Presidente Pdl!) e per il solo giovedì nelle città emiliane. Non è risolutivo ma è utile, ed è una misura alla quale si sopravvive agevolmente. Sarebbe un primo passo per riprendere un cammino virtuoso di riorganizzazione della riduzione del traffico più inquinante.