Area C porta nelle casse comunali 145mila euro al giorno, fa aumentare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico riducendo di almeno un terzo i costi giornalieri per i 40mila ex-automobilisti che ora prendono tram, bus e metrò. Lo dice un dossier di Legambiente che fa un bilancio economico del ticket per tutti.
L’associazione ambientalista stima che da quando è entrato in vigore lo scorso 16 gennaio, Palazzo Marino abbia incassato circa 4 milioni di euro. Tuttavia, i costi a carico dei cittadini non sono aumentati. Perchè almeno 80mila milanesi, secondo Legambiente, hanno visto diminuire, o rimanere inalterato, il costo d’ingresso. Tra questi, ci sono i 40mila che hanno deciso di abbandonare il proprio mezzo e ricorrere a tram, metrò e bus. E spendere una media di 2,25 euro al giorno, considerando biglietti e abbonamenti Atm, rispetto ai 6,5 euro necessari con l'auto, tra benzina e parcheggio, al netto del ticket; per altri 40 mila (esentati dal pedaggio) Area C non ha provocato aumenti di spesa. Un problema invece si pone per quelli che Legambiente definisce i “tartassati”, cioè lavoratori che per particolari orari d’ufficio devono per forza usare l’auto. Per loro, la congestion charge rischia davvero di diventare una tassa "non percepibile" e quindi ingiusta. Per questo bisogna pensare a qualche correttivo.
Intanto, aumentano i viaggiatori dei mezzi pubblici. Atm ha stimato un incremento giornaliero di 13/15mila persone nelle stazioni più centrali del metrò, un aumento del 4 e 20% su bus e tram, e un + 44% del car-sharing milanese. Dall’indagine di Legambiente, soltanto il 5/6% dei residenti in centro supera il varco di Area C nella fascia giornaliera in cui è attivo il ticket (7.30-19.30). Chi non risiede nella cerchia dei Bastioni attraversa i varchi in media 45mila volte al giorno.

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Area C: 145mila euro al giorno per il Comune. Per 80mila milanesi il costo è diminuito- da Il Corriere della Sera del 22.02.2012