Smog, i comuni "scaricano" Lavolta
Nel vertice in Provincia non passa l´idea di un blocco immediato degli Euro 3 diesel - da La Repubblica del 24.02.2012
24 February, 2012
Le ambizioni ambientaliste del Comune di Torino si fermano davanti al «no» delle amministrazioni dell´area metropolitana. Dopo quasi tre ore di vertice, l´assessore Enzo Lavolta rinuncia al blocco degli Euro 3 diesel lanciato a inizio settimana e si piega all´annunciata opposizione dell´hinterland. Solo l´assessore all´Ambiente della Provincia, Roberto Ronco, alla fine del vertice sottolinea che «l´idea del Comune di Torino, comunque, resta sul tappeto e se ne parlerà nelle prossime riunioni del tavolo che da adesso in poi si riunirà ogni tre mesi».
Tutto in nome della concordia istituzionale e delle misure condivise. In cambio della rinuncia allo stop degli Euro 3 diesel, Lavolta e Ronco incassano l´ok al blocco dei veicoli fino all´Euro 2 diesel sui Comuni dell´area metropolitana. Una misura già prevista dalla normativa regionale dal 2006, ma che non tutti avevano applicato. Anche Pinerolo, Beinasco, Orbassano, Chivasso e Nichelino dovranno vietare questi veicoli e l´orario dovrà essere lo stesso ovunque: stop dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19, con una finestra dalle 13 alle 14,30 per i veicoli commerciali. Unico dissidente è il Comune di Chieri, che già alla vigilia aveva espresso la sua contrarietà: «Bloccare i veicoli è un´operazione che mette le mani in tasca ai cittadini e io non la voglio fare almeno fino a che non si sa cosa diamo in cambio ai cittadini» è la posizione dell´amministrazione collinare.
Il blocco scatterà dopo l´estate. Nessuna misura è prevista di qui fino a primavera, nonostante i valori del Pm10 rimangono al di sopra dei limiti consentiti. Gli stop saranno collegati a una serie di «compensazioni». Che significa più trasporto pubblico, più servizi e più coordinamento. Al tavolo sullo smog i Comuni porteranno la loro lista della spesa. Qualche assaggio è già arrivato ieri: Rivoli vorrebbe allungare il percorso del 36 all´interno della città ma costa 300 mila euro e il Comune non può permetterselo, Beinasco vorrebbe il casello gratis a None, Venaria più bike sharing.
Una riunione accesa. I Comuni della prima e seconda cintura, che hanno preso atto che un´auto diesel inquina come otto-dieci veicoli a benzina, hanno però messo in chiaro di non essere disposti a prendere in considerazione la proposta dell´assessore Lavolta: «Troppo drastica, soprattutto in un momento di crisi, e inapplicabile se non si fanno investimenti sul trasporto pubblico». Misura che in realtà viene già applicata a Milano e in Emilia Romagna e che l´assessore puntava a far scattare da novembre a marzo sull´area torinese in modo flessibile: un giorno alla settimana o in una fascia oraria quotidiana.
Poi la "scoperta" che prima di combattere l´Euro 3 a gasolio bisogna ancora fermare le migliaia di Euro 2 diesel che circolano indisturbati in sei Comuni. E quindi l´accordo al ribasso in zona Cesarini: nessuna fuga in avanti di Torino, a patto che le amministrazioni ritardatarie si adeguino nel giro di due o tre settimane. «Sono soddisfatto - dice l´assessore Lavolta - si conferma il ruolo di traino svolto dalla Città e gli interventi saranno fatti su scala metropolitana. Se ci accorgeremo che i Comuni non si adegueranno allora andremo per la nostra strada». E lo stop agli Euro 3? «Rimane un´opzione, ma per ora sono disponibile ad aspettare gli altri».
Oggi secondo round: incontro con i commercianti sul caro sosta e la nuova Ztl. L´assessore Lavolta aveva proposto un allungamento degli orari e il divieto di ingresso degli Euro 3. Dovrà cambiare idea anche su questo?