Etichette energetiche, l'Ue richiama l'Italia
Il nostro Paese ha ancora due mesi di tempo per inviare a Bruxelles la comunicazione di avvenuto recepimento della direttiva europea in materia di etichettatura energetica degli elettrodomestici. Altrimenti, insieme a Cipro e Romani, rischia il deferimento alla Corte di giustizia Ue
27 February, 2012
Brutte notizie, per l'Italia, in materia di applicazione della nuova Direttiva Ue in materia di etichettatura energetica degli elettrodomestici. La Commissione Europea ha inviato al nostro Paese (come a Cipro e Romania) un richiamo formale per non aver ancora «pienamente trasposto » la normativa europea sull'etichettatura degli elettrodomestici in materia di efficienza energetica. Il richiamo segue una precedente lettera di costituzione in mora a cui l'Italia non ha ancora inviato una risposta. Stavolta, l'Ue ha dato un ultimatum ai Paesi inadempienti: se entro due mesi non giungeranno risposte adeguate, l'Italia e suoi compagni di disavventura potranno essere deferiti dinanzi alla Corte di giustizia europea.
«La direttiva sull’etichettatura energetica ha un ruolo importante nel promuovere l’efficienza energetica e nel sensibilizzare i consumatori – si legge nel parere motivato trasmesso dalla Commissione - Fornendo ai consumatori informazioni comparative sul consumo energetico dei prodotti che acquistano, l’etichetta energetica li aiuta ad assumere decisioni che consentono loro di risparmiare energia e denaro e incoraggia i produttori a sviluppare prodotti caratterizzati da un buon grado di efficienza energetica. Inoltre, la definizione di soglie comuni a tutta l’Unione europea in materia di efficienza energetica (B, A, A+ ecc.) dà agli Stati membri un sistema di riferimento chiaro sulle caratteristiche dei prodotti ».
L'inadempienza dei tre stati membri, in particolare, riguarda la direttiva europea 2010/30/UE, che ha recentemente rivisto il sistema di etichettatura energetica per frigoriferi e congelatori, lavatrici, lavastoviglie e condizionatori d'aria, oltre a introdurre le “energy label” anche per i televisori. La nuova direttiva, inoltre, ha introdotto tre nuove classi energetiche per i prodotti più efficienti (A+, A++ e A+++) alle sette già esistenti (dalla A alla G).
L'inadempienza, nel dettaglio, riguarda sostanzialmente un problema di carattere burocratico: nonostante il primo avvertimento da parte di Bruxelles, Italia, Romania e Cipro non hanno ancora provveduto a comunicare «di avere pienamente recepito la direttiva nel proprio ordinamento nazionale».