Il Comune vende il 49 per cento di Gtt
Tra i pretendenti gli anglo-tedeschi di Arriva e i francesi di Veolia Transdev, 110 milioni il ricavato. Accordo in giunta nonostante le resistenze di Lubatti. Archiviata pure l´opzione Crt Subito partirà un "sondaggio" tra i possibili acquirenti - da La Repubblica del 29.02.2012
29 February, 2012
di Diego Longhin
Il via libera definitivo? Martedì prossimo. Il giorno prima, lunedì, è necessario un confronto con la maggioranza per discutere le novità. Ma la strada è già segnata e la giunta Fassino, con qualche distinguo, ha preso atto che a marzo si metterà in vendita Gtt, la società di trasporti cento per cento del Comune. E Palazzo Civico cercherà un partner privato, facendo così cadere del tutto l´ipotesi di un socio solo finanziario, strada che l´assessore ai Trasporti Claudio Lubatti, ancora nella riunione di giunta di ieri, ha cercato di difendere. Nulla da fare. Sia per il sindaco Piero Fassino sia per l´assessore al Bilancio, Gianguido Passoni, si tratta di un´opzione non praticabile.
Il Comune non metterà sul mercato il 40 per cento della società. La quota sale. Si arriverà al 49 per cento. E il partner privato, pur avendo la minoranza, avrà la gestione dell´azienda di trasporto pubblico. Quanto conta di incassare Palazzo Civico da questa prima operazione? Gtt, terzo gruppo in Italia per dimensione, conta circa 5.500 dipendenti, di cui circa 2.800 sono conducenti, e ha un fatturato che supera i 500 milioni di euro. Ogni giorno fa muovere circa 650 mila persone. Non solo. A partire dal 1 gennaio 2011 la società gestisce il servizio di trasporto pubblico urbano e suburbano dopo aver vinto la gara indetta dallo stesso Comune per dieci anni. Fino al 2021 incassi assicurati. Così come sono assicurati quelli sul servizio extraurbano, in società con altre aziende, per sei anni. Gli advisor incaricati da Palazzo Civico di quantificare il portafoglio di ex municipalizzate in mano al Municipio hanno definito in 230 milioni il valore di Gtt, gruppo nato dalla fusione di Atm e Satti. Da questa cessione nelle casse di piazza Palazzo di Città dovrebbero entrare almeno 110 milioni, se non di più, a patto che si trovi il privato interessato ad entrare in società e che la gara non vada deserta.
I pretendenti non mancano. In passato l´azienda di corso Turati ha fatto gola a diversi gruppi. In testa gli inglesi di Arriva e i tedeschi di Deutsche Bahn che, nel frattempo, si sono acquistati il gruppo Arriva mettendo già un piede in Italia e in Piemonte, attraverso la Sadem. Ora con l´ingresso in Gtt, che gestisce due linee ferroviarie locali, farebbero un salto di qualità. La società, sotto la gestione di Roberto Barbieri, ad di corso Turati, è stata rimessa in carreggiata, anche da un punto di vista finanziario e di costi di gestione. Cura voluta a suo tempo, dopo che è sfumato il matrimonio con l´Atm di Milano, dall´ex sindaco Sergio Chiamparino. In lizza, oltre agli anglo-tedeschi, ci sono anche i francesi, quelli di Veolia Transdev, il quarto operatore a livello europeo, tutto in mano al pubblico. Operatori nostrani? Difficile che si presentino: troppo deboli rispetto ai giganti esteri.
Per alcuni mesi si è ipotizzato che Gtt potesse diventare un laboratorio per aggregare società italiane, progetto visto con favore dallo stesso management dell´azienda, coinvolgendo la Cassa Depositi e Prestiti oppure Fondazione bancarie come la Crt. Nella riunione di giunta di ieri il sindaco Fassino è stata netto: «Non ci sono spazi, non si può». Alla "Cassa" l´investimento non interessa. E alla Crt? I contatti ci sono stati, ma l´ente di via XX Settembre sarebbe entrato con una formula di prestito convertendo che non convince né il primo cittadino né l´assessore al Bilancio, Passoni. Insomma, la strada più lineare, semplice e veloce è quella della gara e della ricerca di un socio privato: un modo per far confluire oltre cento milioni di euro nelle casse di Palazzo Civico visto che, rispetto alle richieste degli assessori, mancano ancora 60 milioni di euro. I tempi, per arrivare al bando e all´approvazione della Sala Rossa, non sono brevi. Si parla di aprile. Tanto che si ipotizza di lanciare subito una manifestazione di interessi per sondare il mercato.