AssoEcoPlast all'Antitrust: "Modificare il dl Ambiente o si crea il monopolio"
AssoEcoPlast: "Il dl Ambiente, così come approvato dal Senato, danneggerà enormemente centinaia di aziende del settore, mettendo a rischio 8/10.000 posti di lavoro su tutto il territorio nazionale e portando una perdita di fatturato di quasi un miliardo di euro, che in gran parte finirebbe all'estero, con circa 120 milioni di euro persi per il fisco"
01 March, 2012
Non si placano le polemiche per i sacchetti di plastica biodegradabili. Ad alzare nuovamente il polverone ci pensa AssoEcoPlast, associazione che riunisce oltre un centinaio di Pmi del settore, secondo cui l'articolo 2 del decreto legge 25 gennaio 2012, cosiddetto 'decreto ambiente', approvato in prima lettura al Senato ed ora in esame alla Camera, sta introducendo "una palese distorsione del mercato della plastica per imballaggi, favorendo in pratica una sola azienda del settore". Per questo AssoEcoPlast ha deciso di rivolgersi all'Antitrust per denunciare il dl ambiente e chiederne la modifica. La segnalazione è stata consegnata all'autorità garante della concorrenza e del mercato questa mattina.
Secondo l'associazione "nel favorire un solo operatore del settore, il dl Ambiente, così come approvato dal Senato, danneggerà enormemente centinaia di aziende del settore, mettendo così a rischio 8/10.000 posti di lavoro su tutto il territorio nazionale e, in pratica, un'intera filiera industriale. A ciò si aggiunge una perdita di fatturato di quasi un miliardo di euro, che in gran parte finirebbe all'estero, con serie conseguenze negative anche sulle entrate fiscali (circa 120 milioni di euro)".
Inoltre, la formulazione usata nel decreto all'articolo 2 così come modificata dalla Commissione Ambiente del Senato, "non presenta alcuna razionalità dal punto di vista tecnologico ed economico, risultando anzi senza alcun beneficio reale per l'ambiente. In questo modo infatti, si prende una via opposta a quella scelta dai paesi ritenuti all'avanguardia in termini di normative ambientali, eliminando completamente la possibilita' di commercializzare sacchi in plastica resa biodegradabile con additivi verdi e comunque riciclabile al 100%, pienamente compatibili con l'ambiente" conclude l'Associazione.