Rinnovabili, ecco il nuovo sistema di calcolo per monitorare il target 2020
Operativo la nuova metodologia da usare per conteggiare la produzione di energia da fonti rinnovabili nel settore elettrico, termico e dei trasporti. Il calcolo servirà a monitorare il target nazionale rinnovabili al 2020 (17% del consumo energetico lordo)
01 March, 2012
È appena entrata in vigore la nuova metodologia per misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi nazionali in materia di energia rinnovabile. La nuova metodologia è stata definita dal decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 14 gennaio 2012 (vedi allegato) e indica, nell'Allegato I, il sistema di calcolo della quota complessiva di energia da fonti rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento, nonché di quella per i trasporti, sul consumo finale lordo di energia dell'Italia. Il conteggio è fondamentale per monitorare il raggiungimento del target nazionale assegnatoci dall'Unione europea: raggiungere una quota del 17% di energia rinnovabile sul totale del consumo energetico nazionale lordo (elettrico, termico, trasporti) entro il 2020.
L'Allegato consiste in 10 schede tecniche, ciascuna di essere relativa a un particolare settore energetico: Calore derivato, ovvero prodotto da impianti del settore della trasformazione di fonti primarie e ceduto a terzi; Energia geotermica; Energia solare termica; Rifiuti; Biomasse solide; Bioliquidi; Biogas; Pompe di calore; Biocarburanti e biometano; Energia elettrica nei trasporti.
Sono escluse dalle schede le fonti rinnovabili elettriche, per le quali si usa invece una diversa metodologia a seconda del tipo di tecnologia in questione. Per il fotovoltaico e comunque gli impianti di potenza inferiore ai 200 kW, la rilevazione è affidata agli archivi amministrativi o alla rilevazione diretta del Gse (Gestore dei servizi energetici) sugli incentivi erogati e sulle certificazioni di impianto. Per quanto riguarda invece tutte le altre forme di generazione elettrica da fonti rinnovabili, il calcolo si basa sui dati rilevati direttamente da Terna, e poi trasmessi allo stesso Gse, presso i titolari degli impianti.
L'insieme dei dati relativo alle varie forme di energia rinnovabile sarà utilizzato per redigere il Bilancio energetico nazionale, che l’Italia dovrà inviare all'Ufficio competente della Commissione europea per monitorare il raggiungimento del target al 2020.