Bari, area parco Rossani: si arena l’accordo tra Comune e Regione Puglia
Pubblichiamo la nota del vicesindaco Alfonso Pisicchio del comune di Bari indirizzata alla Regione Puglia e la risposta dell’Assessore all’urbanistica e al territorio Angela Barbanente. Sul tavolo il futuro dell’area centralissima ex caserma Rossani del comune di Bari. Senza l’accordo Bari rinuncerà al finanziamento regionale di 13 milioni di euro
02 March, 2012
“La posizione che il Comune di Bari sta assumendo in merito all’operazione Rossani, secondo l’assessore Pisicchio, esclude il coinvolgimento di capitali privati e affida il recupero dell’area alla rigenerazione del verde e dei capannoni d’interesse paesaggistico e architettonico realizzando così un vero parco urbano nel centro della città”. Dal canto suo, la Regione Puglia è in attesa del verbale della riunione del 10 febbraio, l'ultima che risulta essere stata convocata dal Comune e alla quale la Regione, secondo l'assessore Barbanente, "ha partecipato senza pregiudizi e in modo costruttivo proponendo sette precisi punti alla discussione.
La nota del vicesindaco Alfonso Pisicchio del comune di Bari
“Nei giorni scorsi ho letto su alcuni quotidiani l’intervento dell’assessore regionale Barbanente in merito alla vicenda Rossani, il cui contenuto sembrerebbe accreditare un’opinione sull’Amministrazione comunale del tutto fuorviante, adombrando una pretesa contrapposizione tra i siti baresi destinatari dei due poli individuati dall’Amministrazione, e cioè il teatro Margherita e la Rossani.
La domanda che mi sovviene al termine della lettura dell’intervento è: sarà libero il Comune di elaborare una propria proposta di strategia culturale per la realizzazione di un sistema dell’arte in città articolato su due poli, il polo museale nel Margherita e il polo della creatività e dell’alta formazione artistica nella Rossani? I due obiettivi, tra l’altro, vengono perseguiti attraverso operazioni di rigenerazione urbana e di valorizzazione del patrimonio collettivo: non dimentichiamo che sia i contenitori storici in cui si struttura il polo museale che la Rossani in cui si struttura il polo della creatività e dell’alta formazione artistica sono entrambi capitali fissi sociali.
Quello che la Regione non può fare è porre sotto tutela il Comune disciplinando l’erogazione di un finanziamento attraverso un protocollo d’intesa nel quale di fatto mette in discussione il modello culturale elaborato dall’Amministrazione comunale. La posizione che il Comune sta assumendo in merito all’operazione Rossani esclude il coinvolgimento di capitali privati e affida il recupero dell’area alla rigenerazione del verde e dei capannoni d’interesse paesaggistico e architettonico realizzando così un vero parco urbano nel centro della città. Se la Regione vorrà finanziare questo progetto, il Comune non potrà che dichiararsi d’accordo e, in tal caso, non sarà certamente essenziale il ricorso a un protocollo d’intesa che non sembra essere lo strumento idoneo per tale operazione.
Ritornando al problema del BAC (Bari Arte Contermporanea), ideato e programmato come un grande attrattore culturale del Sud del Paese e che tanti consensi sta riscuotendo a livello nazionale, ciò che essenzialmente chiediamo alla Regione è di non ostacolare questa iniziativa, sostenendola nelle sedi nazionali in cui si discute per il suo finanziamento. Se poi riterrà di partecipare a pieno titolo nel soggetto di gestione che è la fondazione BAC, torni a sedersi al tavolo tecnico a suo tempo istituito, senza pregiudizio e con spirito costruttivo per un’analisi serena della copiosa documentazione che l’Amministrazione comunale ha da tempo trasmesso e reso disponibile, con la consapevolezza che quello che stiamo proponendo si identifica nelle condivise parole chiave: equità, sostenibilità, trasparenza”.
Ex Rossani e BAC: Barbanente risponde a vicesindaco Bari Pisicchio
Non è tardata la risposta dell’assessore all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente, la quale ha diffuso la seguente dichiarazione: “Al vicesindaco di Bari Alfonso Pisicchio rispondo limitandomi a citare quello che di concreto ha fatto la Regione per rispondere alle istanze del Comune di Bari riguardo alla riqualificazione della ex caserma Rossani e al progetto BAC per il riuso del Teatro Margherita. Primo: la proposta di protocollo di intesa per la realizzazione del polo culturale inserito in un grande parco urbano. Secondo: la partecipazione al tavolo tecnico per la realizzazione del BAC.
Sulla proposta di protocollo siamo ancora in attesa di risposta. Per quanto attiene al tavolo tecnico BAC, non lo abbiamo mai abbandonato. Siamo, piuttosto, anche in questo caso, in attesa del verbale della riunione del 10 febbraio, l'ultima che risulta essere stata convocata dal Comune e alla quale la Regione ha partecipato senza pregiudizi e in modo costruttivo proponendo sette precisi punti alla discussione. Quando prendiamo impegni, cerchiamo di onorarli al meglio. È per questo che sia nel caso dell'Area ex Rossani sia nel caso del BAC desideriamo operare tutte le necessarie valutazioni di merito tecnico in ordine a equità, sostenibilità (anche economica) e trasparenza delle iniziative che contribuiamo a finanziare. Questo riteniamo doveroso fare non per "mettere sotto tutela il comune", come afferma Pisicchio, ma per tutelare le risorse pubbliche, che non sono nostre ma appartengono a tutti i cittadini.