Area C, dopo il Tar tocca alla class action. Pisapia: «L'interesse pubblico deve prevalere»
da Il Corriere della Sera del 4 marzo 2012
05 March, 2012
Armando Stella
A fine mese con la class action avviata da 175 milanesi. Il Verde Enrico Fedrighini ha coordinato l'azione civile per la richiesta di danni da smog, e dice: «Prendiamo per buona la memoria presentata dall'Avvocatura comunale al Tar, e mandiamo in soffitta lo slogan mortificante degli ultimi due mesi: "Area C serve a ridurre il traffico, non l'inquinamento". Era falso. Ora la giunta rivendica giustamente l'importanza del pedaggio per tutelare i polmoni dei cittadini».
Sabato, alla cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario, il sindaco Giuliano Pisapia è tornato sulla scelta del Tar di rigettare i ricorsi su Area C: «La decisione è estremante positiva e afferma un principio fondamentale: l'interesse pubblico deve prevalere sugli interessi particolari». E ancora: «Il bene pubblico consiste nella lotta allo smog attraverso la mobilità "gentile". Le ordinanze del Tar costituiscono un punto di partenza importante che ci spingerà ad andare oltre, ma non ci impedirà di risolvere le criticità».
LE PROTESTE - Eccole. I residenti in Zona 1 invocano correttivi sostanziali all'impianto del ticket e centinaia di negozianti tengono le luci spente, da ieri fino all'11 marzo, per protestare contro «un pedaggio che uccide il lavoro». Migliora, intanto, la qualità dell'aria: la frazione più tossica del Pm10 (il black carbon ) risulta del 47% più bassa nei Bastioni rispetto alle periferie. Ma i livelli delle polveri sottili doppiano sempre la soglia d'allarme.