Più piste e incroci hi tech così Berlino diventerà la capitale delle due ruote
Piano bipartisan per battere il caro benzina. Legambiente: in Italia le grandi città non sono a misura di bicicletta - da La Repubblica.it del 05.03.2012
05 March, 2012
Andrea Tarquini
Finito l´inverno, sciolta l´ultima neve, Berlino si riscopre e si rilancia più che mai polo europeo della bicicletta. La vivace capitale tedesca vara un programma ambizioso: più piste ciclabili, che andranno dritte e saranno ben più visibili anche agli incroci, riparazioni in corsa alle piste rovinate dall´usura o dal gelo, investimenti vari, corsi di uso della bici con l´aiuto della polizia.
E sempre più grandi mostre, l´equivalente per la bici dei saloni dell´auto: attirano il pubblico, ampliano ancora la curiosità. Una soluzione ideale in un inizio d´anno dove il caro-benzina allarma e fa soffrire anche qui. "Fahhradfreundliches Berlin", Berlino città amica della bici, è lo slogan. Piano bipartisan, come il governo della città-Stato: con il giovane, popolare borgomastro-governatore socialdemocratico Klaus Wowereit, gay dichiarato, il suo vice democristiano (il partito della cancelliera) tutto legge e ordine Frank Henkel, e la responsabile dell´Integrazione dei migranti, la turco-tedesca Dilek Kolat, d´amore e d´accordo sulla priorità alle due ruote.
È un esempio che vale la pena di studiare, pensando a casa nostra. In Italia, informa la Legambiente, le città-regine della bici sono Bolzano e Mestre, mentre le metropoli se la cavano proprio male e Roma è maglia nera. Nel capoluogo altoatesino avvengono in bici 29 spostamenti su cento, a Mestre 20 su cento, a Roma, Palermo e Genova zero su cento. A Napoli si spostano in bici un cittadino su cento, a Torino due, a Milano 4. Quassù è diverso. Qui nella prima potenza europea, e patria dell´auto di qualità, viaggiano circa 40 milioni di automobili ma oltre 67 milioni di bici. A Berlino le bici sono in media 128 per ogni 100 nuclei familiari. A livello federale possiedono bici 96 coppie con bimbi su cento e 66 singles su cento.
Non male. Ma si sa, i cari ecoperfezionisti tedeschi non si contentano mai. "Wowi e Frank" (il governatore nel nomignolo popolare e il suo vice conservatore) vogliono aumentare sostanzialmente le piste ciclabili, che sono già oggi il 13% del totale viario in media ma molto di più in centro. E soprattutto, vogliono ripensarle: più larghe e visibili e che corrono dritte anche lungo i grandi incroci. Così l´incidente mortale più tipico per il ciclista – venire investito da un´auto che svolta a destra mentre lui vuol proseguire diritto – viene reso più raro. Poi anche più parcheggi per bici. Attenzione: Berlino è "sexy ma povera", come dice "Wowi": non ha i mezzi finanziari delle ricche Monaco o Amburgo. Ma le proteste del club ciclistico nazionale hanno bloccato ogni tentazione di tagli. Verranno spesi due milioni per riparare le piste ciclabili più rovinate dall´usura o dal gelo. La polizia intensificherà i corsi di uso della bici nel rispetto del codice della strada, dagli scolari agli adulti.
Infine ma non ultimo, Berlino ce la mette tutta per essere sempre più la location preferita delle grandi esposizioni mondiali sulla bici, l´equivalente a due ruote dei saloni dell´auto. Chiusa da poco Vivavelo, questo week end è stato il turno della Fahhradschau, seguirà l´enorme Velo-Berlin. Il grande pubblico s´incuriosisce, si vede offerti test e corsi di guida di bici gratis, ammira e programma di comprare i modelli più diversi. Bici low cost di artigiani locali, superbolidi in carbonio come un jet moderno, peso 5 chili e costo 10mila euro. E accessori vitali per la sicurezza, come luci fisse e lampeggianti ipervisibili, o gadget cool quali lo stereo per bici. Ecologisti a oltranza, i cari tedeschi? Sì, ma intanto Berlino ti offre anche 26 linee di metropolitana tra sopraelevato e sotterraneo, e tanti bei bus. Con biglietto supplementare sali sulla metro con la bici, poi scendi e prosegui pedalando. Alla salute del caro-benzina.