Napoli. Clini su termovalorizzatore: "Nulla da mediare, decidere cosa fare al più presto"
Il Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, interviene sulla costruzione del termovalorizzatore a Napoli est: "Non credo ci sia nulla da mediare, c'è da decidere cosa fare". Il sindaco de Magistris: "L'importante è che il termovalorizzatore a Napoli non si faccia". Il ministro Clini è inoltre tornato a parlare dei viaggi di rifiuti via mare giudicandoli "un controsenso"
05 March, 2012
Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, a Napoli per un convegno sulla situazione del Golfo, è intervenuto sulla costruzione del termovalorizzatore a Napoli est.
Clini su termovalorizzatore: "Nulla da mediare, decidere cosa fare al più presto"
"Non credo ci sia nulla da mediare - ha dichiarato Clini - con la Commissione europea abbiamo un impegno e dobbiamo uscire dala crisi ormai più che decennale dei rifiuti, c'è da decidere cosa fare. Ognuno faccia la sua parte - ha ammonito il ministro - e va fatto in fretta perchè con l'impegno preso a Bruxelles a gennaio abbiamo meno di 5 mesi per avere chiaro il percorso per far uscire la Campania dall'emergenza, attraverso misure e iniziative che si realizzano in Campania".
La scelta del luogo nel quale realizzare il termovalorizzatore "non spetta a me. La prenderà la Regione insieme con gli amministratori locali" ha dichiarato inoltre il ministro dell'Ambiente. "Vogliamo uscire dal ruolo di supplenza - ha spiegato il ministro - che è stato portato avanti con la nomina di commissari e con procedure d'emergenza. Se la Regione decide una procedura interna di emergenza resta una sua decisione". In merito alla necessità di realizzare l'impianto, Clini spiega che "la direttiva europea è chiara e richiede la differenziata e il recupero energetico della frazione non differenziata. Hanno gia' attivato una procedura di infrazione perché ci sono troppe discariche in Italia".
Nei giorni scorsi il ministro dell'Ambiente si era espresso anche sul trasferimento dei rifiuti all'estero via nave. Clini è tornato sull'argomento sottolineando "il paradosso per cui i nostri rifiuti servono per dare calore ed elettricità agli altri. Siccome questo non avviene gratis - ha spiegato - l'intera comunità italiana e di Napoli pagherà per questo servizio. Di fatto forniamo materia prima per fornire elettricità all'Olanda, pagando anche. E' un controsenso".
"Se avessimo fatto gli impianti in Campania - ha aggiunto il ministro dell'Ambiente - accompagnati alla raccolta differenziata, oggi i cittadini della Campania avrebbero elettricità e calore. Siamo invece in una situazione per cui i cittadini italiani, di Napoli e della Campania devono pagare un prezzo elevato, con paradosso che i nostri rifiuti servono per dare calore ed eletricita agli altri". Nessuna discussione ideologica sul tema, ha concluso Clini, "prendo solo atto che i rifiuti napoletani servono a produrre energia e calore ad altri e non in Italia. Ognuno tragga le sue conclusioni".
De Magistris: "L'importante è che il termovalorizzatore a Napoli non si faccia"
"L'importante è che il termovalorizzatore a Napoli non si faccia". Cosi' il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, interpellato dai cronisti prima dell'arrivo del ministro Clini al convegno. "L'inceneritore dev'essere superato. Noi - ha spiegato Luigi de Magistris - puntiamo su differenziata porta a porta, compostaggio, digestione anaerobica. I risultati che stiamo avendo ci incoraggiano". In Campania, ha sottolineato de Magistris, "un inceneritore c'è già e non ne serve un altro. Che l'inceneritore a Napoli non si farà è una valutazione che faccio da sindaco della città, che può adottare provvedimenti amministrativi che riguardano esclusivamente la città che amministra. Non è un modo per dare il mio ok alla realizzazione di inceneritori in altre città - ha concluso il sindaco - ma posso intervenire formalmente esclusivamente sul mio territorio".