Due perizie al processo Ilva di Taranto. Vendola scrive a Clini per riesame delle autorizzazioni
"Sono ormai agli atti del processo due perizie, una chimica e una epidemiologica che sollevano questioni nuove le quali vanno affrontate nella sede competente, e quindi, innanzitutto dalla commissione per l'autorizzazione integrata ambientale (AIA)”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Il testo integrale della lettera
05 March, 2012
Le due perizie presentate al processo Ilva: quella chimica e quella epidemiologica
“Oggi, – ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine dell’incontro sulla questione Ilva avuto questo pomeriggio con i capigruppo e i consiglieri regionali di Taranto – alla luce dei fatti processuali che sono stati richiesti dal Comune di Taranto perché si giungesse ad un incidente probatorio, abbiamo un fatto nuovo rappresentato da due perizie, una chimica e una epidemiologica. Le due perizie sollevano questioni nuove che vanno affrontate, innanzitutto, nella sede dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA). Infatti ho reiterato la richiesta al Ministro Clini di convocare subito la conferenza di servizi per fare le valutazioni opportune alla luce di quegli elementi nuovi che i periti ci offrono”.
Legge Speciale per Taranto
“Con le forze politiche di maggioranza e di opposizione – ha quindi proseguito – abbiamo condiviso un’idea: bisogna chiedere allo Stato di farsi carico di quello che è accaduto a Taranto. Dopo decenni e decenni di inquinamento, è giunto il tempo di una legge speciale per Taranto, un atto da parte dello Stato che si faccia carico sia del ciclo delle bonifiche che dei risarcimenti”.
“La vera, grande opera economica e sociale di cui la città di Taranto ha bisogno - ha dichiarato Vendola è la bonifica. In questi anni , il Consiglio Regionale ha introdotto sulla scena delle novità normative rilevanti: la legge per abbattere le immissioni di diossina e di furani e la legge per tenere sotto controllo il benzopirene. Con il concorso di tutte le forze politiche la Regione Puglia non è stata inerte, ma ha ingaggiato una sorta di corpo a corpo nei confronti dei veleni che assediano la vita di Taranto e che feriscono il diritto alla salute”.
Il problema della copertura dei parchi minerali e dei nastri trasportatori
Il Presidente della Regione Puglia ha poi ribadito che intende affrontare, in tempi rapidissimi, un’altra questione che viene fuori in modo rilevante dalle perizie: “il problema della copertura dei parchi minerali e dei nastri trasportatori; l’integrale copertura di tutto ciò che rappresenta, a causa dello spandimento delle polveri sottili, un’ipoteca sulla vita e sulla salute della città di Taranto”.
“Nelle prossime ore – ha continuato Vendola – chiederò al Ministro della Salute una deroga al turn-over del personale sanitario nella Asl di Taranto. Se viene sottolineata una questione sanitaria, come è del tutto evidente nella vicenda di Taranto, è giusto che la città abbia una corsia privilegiata anche su questo fronte”.
E da ultimo, ha concluso Vendola “noi abbiamo bisogno che il Governo ci consenta subito di sbloccare le risorse e i progetti per cominciare la grande, vera opera economica e sociale di cui la città ha bisogno: la bonifica”.
Riesame Aia per l'Ilva di Taranto. Vendola scrive a Clini
Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha inviato questo pomeriggio la richiesta di riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata allo stabilimento siderurgico Ilva di Taranto, al Ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
Di seguito il testo integrale della lettera
“in occasione del rilascio dell'AIA alla società ILVA, stabilimento siderurgico di Taranto, la Regione Puglia con DGR n. 1504 del 04/07/2011 ha espresso parere favorevole con prescrizioni, tra le quali: «relativamente al benzo(a)pirene, il dispositivo autorizzativo preveda di procedere al riesame dell'AIA rilasciata all'esito della conclusione delle attività previste dalla DGR Puglia n. 344 del 10 febbraio 2010». Tale richiesta è stata recepita all'articolo 6 del Decreto Ministeriale di AIA, ove è previsto che: « ... la presente autorizzazione sarà soggetta a riesame anche alla luce ... degli esiti della conclusione delle attività previste dalla DGR Puglia n. 344 del 10 febbraio 2010, , qualora richiesto dalla medesima Regione Puglia». Recentemente, l'Arpa Puglia, con nota prot. n. 5520 del 01/02/2012 ha reso nota, tra l'altro anche a codesto Ministero, all'ISPRA ed alla Procura di Taranto, la «Relazione Tecnica» contenente i risultati del «monitoraggio "diagnostico" del Benzo(a)Pirene a Taranto» dalla quale si evincono valori non in linea con quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale di settore (D.lgs. 155 del 13/08/2010 e L.R. Puglia n. 3 del 28/02/2011) in materia di qualità dell'aria. Tale lavoro dell'Agenzia Regionale rappresenta un elemento importante che non può non essere oggetto di specifica valutazione da parte di tutti i soggetti già coinvolti nel procedimento autorizzatorio, anche alla luce delle considerevoli ripercussioni di carattere ambientale e sociale connessi all'impianto ILVA. Pertanto, nel richiamare l'ultima nota n° 357 in data 02.03.2012 del Servizio Rischio Industriale regionale, si conferma per le motivazioni sopra riportate e per quanto previsto dall'art. 6 del Decreto Ministeriale di AIA n. 450 del 04/08/11, sono a chieder I'avvio del riesame dell'AIA rilasciata allo Stabilimento siderurgico ILVA di Taranto”.