di MAURO FAVALE
Prima le proteste dei comitati, poi le prese di posizione dell´Unesco, gli appelli delle università straniere, un´inchiesta della procura e, infine, una conferenza dei servizi in cui quasi tutti i soggetti invitati (eccetto Regione e prefettura) hanno opposto critiche e valutazioni negative al progetto di discarica a Corcolle. Di fronte a un quadro allarmante, con Malagrotta in via d´esaurimento e il refrain «il tempo stringe», ripetuto costantemente, il ministro dell´Ambiente, Corrado Clini, ha convocato per lunedì mattina un vertice per discutere dell´emergenza rifiuti nella capitale. Attorno al tavolo ci saranno la governatrice Renata Polverini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti e il prefetto e commissario ai rifiuti Giuseppe Pecoraro.
Una riunione per affrontare a livello politico la situazione e provare a superare un´impasse che rischia di accelerare la crisi dei rifiuti a Roma paventata nei mesi scorsi. Un vertice utile a capire se, nonostante l´opposizione di Provincia, Sovrintendenza ai beni culturali, autorità di bacino e i dubbi anche del Comune di Roma, il commissario utilizzerà i suoi poteri per andare avanti su una soluzione che, finora, scontenta quasi tutti. All´orizzonte ci sono i rifiuti per strada o l´ennesima proroga di Malagrotta, sulla quale pende, però, una procedura di infrazione da parte della Ue. Per la Polverini «non c´è più la possibilità di prorogare, anche se ci fosse la volontà che da parte mia non c´è». La governatrice accoglie positivamente la convocazione di Clini: «Se ciascuno di noi fa la sua parte il problema si può risolvere». E sulle conclusioni negative della conferenza dei servizi, la presidente prende tempo: «Mi auguro che ciascuno abbia orientato il proprio parere esclusivamente su dati tecnici». Alemanno assicura di sì: «Mi sono impegnato a non esprimere giudizi politici sulle discariche. I nostri uffici esprimeranno una valutazione tecnica».
Intanto l´opposizione va all´attacco. Il Pd alla Camera ha presentato un´interrogazione per chiedere al ministro «se le indagini tecniche sulle discariche siano state affidate alla stessa società che aveva condotto le verifiche sul sito di Chiaiano a Napoli da cui sono derivati i ben noti disastri ambientali». Vincenzo Maruccio, Idv, si domanda se non si stia «aprendo la strada per una discarica a Monti dell´Ortaccio», area controllata dal proprietario di Malagrotta e adiacente alla mega discarica. Per Sel, «sui rifiuti il centrodestra è in un vicolo cieco». E Nando Bonessio, presidente regionale dei Verdi, è convinto: «Il governo commissaria il commissario. Ormai il fallimento è chiaro e la Polverini cerca solo di nasconderlo».