Lungo Po Antonelli, una ciclabile ecosostenibile
La vittoria dei residenti dopo una battaglia di mesi: d´ora in poi, vicino ai fiumi e alle aree verdi, le piste non saranno in asfalto. Necessaria una riunione della maggioranza per risolvere il dilemma - da La Repubblica del 13.03.2012
13 March, 2012
Sara Strippoli
Asfalto o stabilizzato? Il dilemma ha tenuto impegnati per mesi i residenti di Lungo Po Antonelli, che per la futura pista ciclabile che dal ponte Sassi dovrà raggiungere il ponte di corso Regina, tre chilometri e mezzo in totale, si sono mobilitati per difendere il lato estetico della loro striscia verde lungo il fiume. La differenza non è cifra che possa dissanguare le casse di Palazzo Civico, alle prese con ben più sostanziosi problemi, appena centomila euro di spesa in più a sfavore dello stabilizzato, terra pressata che ha però il vantaggio di apparire assai meno impattante dell´asfalto. Dopo una petizione dei residenti che si opponevano al brutto accostamento dell´asfalto con il prato, il dibattito è ripreso ieri in una riunione di maggioranza con i consiglieri delle due commissioni consiliari di Palazzo Civico, ambiente e viabilità. Grazie alle pressioni della consigliera del Pd Marta Levi, Palazzo Civico pare non avere più dubbi, la pista ciclabile sarà realizzata in "stabilizzato": «Costa poco di più ed è assai più ecosostenibile, non possiamo fare una pista ciclabile lungo il fiume come la faremmo in corso Vercelli», spiega Levi. Unica condizione, la verifica richiesta all´assessore alla viabilità Claudio Lubatti perché si controlli che il ministero, nel caso di un cambio del progetto in itinere, non abbia qualcosa in contrario. Il dilemma di questi giorni non può essere un´eccezione e ogni volta non si può aprire una discussione, è stata la proposta di Marco Grimaldi, presidente della commissione ambiente. La storia di Lungo Po Antonelli dovrebbe tradursi in una regola: «Nel "biciplan" questo criterio deve essere fissato: asfalto per la pista ciclabile in strada, stabilizzato lungo i fiumi e vicino alle aree verdi».
In tema di trasformazioni lungo il fiume, ieri il Consiglio comunale ha approvato la delibera che prevede la realizzazione dell´impianto idroelettrico al Parco Michelotti, 5 gigawatt di energia elettrica all´anno. Gli utili della centrale dovranno coprire le spese relative alla realizzazione della centrale e delle opere previste per la navigazione. Oltre sette milioni di euro finanziati con capitale privato e la società che si aggiudicherà il progetto avrà la gestione per 30 anni. Con la delibera è stata approvata una mozione che chiede alla giunta un nuovo progetto urbano per le sponde del Po, un´occasione per «una straordinaria promozione turistica», un percorso navigabile di dodici chilometri da Moncalieri fino ai parchi Colletta e Meisino.