Rifiuti fuori Campania, Buonomo (Legambiente): «Bloccare i trasferimenti può riaprire la crisi»
La Camera ha approvato il Dl Ambiente con un emendamento che reintroduce l'obbligo di accordo con la Regione di destinazione per i trasferimenti dei rifiuti al di fuori dei confini campani. Il presidente di Legambiente Campania, intervistato da Eco dalle Città, teme che questo possa riaprire l'emergenza
15 March, 2012
«Questo provvedimento rischia di rimandare in crisi la Campania, che non ha ancora risolto i suoi problemi strutturali in materia di gestione del ciclo dei rifiuti». È il commento rilasciato a Eco dalle Città da Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, a proposito dell'emendamento al Dl Ambiente approvato con voto di fiducia dalla Camera dei Deputati, che modifica le norme vigenti in materia di trasferimento dei rifiuti fuori regione. Il provvedimento, in sostanza, stabilisce che l'immondizia possa varcare i confini della Campania solo in presenza di un accordo con la Regione che deve ricevere i rifiuti. Al momento, invece, la normativa prevede che sia il governo a promuovere, in Conferenza Stato-Regioni, un unico accordo interregionale per lo smaltimento dei rifiuti fuori dai confini campani.
Se confermata dal definitivo passaggio in Senato, la nuova misura rischia di complicare il trasferimento dell'immondizia napoletana verso le altre località italiane, mandando in tilt il labile equilibrio che si è creato negli ultimi mesi. «Proprio adesso che, pur se con delle contraddizioni, l'amministrazione sta provando a cambiare la situazione – aggiunge Buonomo – sarebbe stato importante mantenere la possibilità di inviare una parte dei rifiuti in altre regioni». La stessa posizione era stata espressa, ancor prima del voto di Montecitorio, dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che aveva chiesto «ancora un po' di tempo per mandare a regime il nuovo sistema di gestione dei rifiuti».
Il tempo, in definitiva, sembra essere ancora una volta il fattore chiave di tutta la questione. «La soluzione di mandare i camion di spazzatura fuori regione, così come i viaggi via mare verso l'Olanda deve comunque restare solo una via di fuga momentanea per questa fase ancora critica – chiarisce il presidente di Legambiente Campania – Se questa fosse considerata una soluzione di medio e lungo periodo, noi saremmo assolutamente contrari, ma finora l'amministrazione sembra essere d'accordo con noi sul fatto che deve trattarsi di una misura temporanea».
A preoccupare l'ambientalista è anche la prospettiva, sul lungo periodo, di sottrarre materiali riciclati alla filiera industriale della Campania. «Noi siamo perché le materie prime seconde restino nella regione di provenienza dei rifiuti – conclude Buonomo – Servirebbe anche in Italia una norma secca come quella che vige in Turchia, dove la carta da macero può essere esportata solo una volta che sia stato coperto il fabbisogno locale». Rifiuti e materie prime seconde dei paesi tuoi, insomma. Ma solo dopo aver superato davvero la fase di emergenza.