DL Semplificazioni: export rifiuti con attestazione ambientale. Assoambiente e Unire: a rischio blocco la gestione dei rifiuti
Una norma del decreto Semplificazioni, in discussione al Senato, prevede per l'esportazione di rifiuti l'introduzione di un'attestazione del Paese ricevente, il quale dichiara di applicare norme ambientali “equivalenti” a quelle italiane ed europee. Secondo l'Associazione Imprese Servizi Ambientali e l'Unione Imprese del Recupero "il sistema nazionale di raccolta e gestione dei rifiuti rischia di entrare in una situazione di empasse”
19 March, 2012
Il decreto legge Semplificazioni, attualmente al vaglio del Senato dopo la fiducia ottenuta alla Camera dei Deputati, contiene un articolo riguardante l'esportazione di rifiuti. Con la nuova norma le imprese che effettuano il trasporto transfrontaliero di rifiuti dovranno allegare una dichiarazione dell'Autorità del paese di destinazione "dalla quale risulti che nella legislazione nazionale non vi siano norme ambientali meno rigorose di quelle del diritto comunitario".
Secondo Assoambiente - Associazione Imprese Servizi Ambientali e Unire - Unione Imprese del Recupero, la nuova norma “rischia di bloccare le esportazioni di rifiuti e di compromettere il corretto funzionamento del sistema di raccolta e gestione”.
“La dichiarazione richiesta dalla norma in discussione - scrivono in un comunicato Assoambiente e Unire - non risultando tra i documenti obbligatoriamente previsti dal Regolamento comunitario 1013/06 sull’import-export di rifiuti, rischia di essere difficilmente ottenibile dalle Autorità dei Paesi di destinazione, oltre che di porsi in contrasto con le norme comunitarie che prevedono, nel caso dei rifiuti recuperabili della Lista “verde” del Regolamento (come carta, vetro, plastica, gomma, ecc.), solo obblighi generali di informazione”.
“Per alcuni settori, come la carta – si legge ancora nel comunicato - l’esportazione verso mercati extra-europei rappresenta uno sbocco necessario per avviare a riciclo ingenti quantità di materiali raccolti e selezionati, i quali, se destinati a Paesi che lo considerano rifiuto, devono essere esportati come tali, in base alle regole europee”.
“Concordiamo sull’obiettivo dichiarato della norma di garantire la tracciabilità dei rifiuti e la tutela ambientale – affermano ancora i rappresentanti delle Associazioni - ma riteniamo che la disposizione, così come è stata formulata, non sia in grado di centrare lo scopo, ma rischi di ostacolare e, addirittura, bloccare le spedizioni verso alcuni Paesi extraeuropei, nonché di generare contenziosi a livello europeo ed internazionale; tutto ciò compromettendo l’equilibrio del sistema nazionale di raccolta e recupero dei rifiuti, con pesanti ripercussioni per le imprese del settore, sia in termini economici che occupazionali”.
DL Semplificazione. Assoambiente e Unire: a rischio blocco la gestione dei rifiuti - comunicato stampa del 19.03.2012