Vendola, bonifica SIN Taranto: istituire un tavolo presso Presidenza Consiglio Ministri
Il 19 marzo la Regione Puglia ha incontrato i parlamentari pugliesi. Al centro della riunione la bonifica del Sito di Interesse Nazionale di Taranto che necessita, per il presidente Vendola, “di una gigantesca provvista finanziaria”. Tra i parlamentari presenti, Raffaele Fitto, Nicola Latorre, Ludovico Vico, Francesco Paolo Sisto, Dario Ginefra, Luigi D’Ambrosio Lettieri, Antonio Distaso, Lino Nessa
20 March, 2012
“Il destino di Taranto non è soltanto nelle mani dei tarantini o dei pugliesi, è nelle mani di un’intera classe dirigente che si fa carico dei problemi, delle ansie e delle attese di quella comunità”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine dell’incontro con i parlamentari pugliesi che si è il 19 marzo a Bari presso la sede del Consiglio Regionale. All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia di Taranto, il rappresentante del Comune di Taranto, il Presidente del Consiglio Regionale, i Presidenti dei gruppi consiliari, i Consiglieri regionali della provincia di Taranto, gli Assessori regionali all’Ambiente e alla Salute e il Presidente dell’Arpa Giorgio Assennato.
“Si è trattato – ha spiegato Vendola – di una riunione molto importante perché la Regione, la Provincia e il Comune di Taranto insieme a diversi Ministri hanno aperto il “dossier Taranto” che si propone come una grande questione nazionale”.
Secondo Vendola “il ciclo della bonifica ha bisogno di una provvista finanziaria gigantesca ed è un ciclo le cui proporzioni rappresentano una grande opportunità, oltre che un grande problema di rilievo nazionale”.
La logica che abbiamo grandemente condiviso con le forze politiche – ha continuato il Presidente della Regione Puglia – è quella dell’equilibrio, necessario per affrontare questa problematica, tra la vita di una grande azienda e il polo siderurgico più grande d’Europa e il diritto alla vita e alla salute della comunità tarantina, a cominciare dai residenti che vivono nei quartieri a ridosso dei parchi minerari e del grande insediamento industriale”.
“Abbiamo deciso – ha ribadito Vendola – di far lavorare la delegazione parlamentare, non soltanto come punto di raccordo tra il Governo centrale e le altre istituzioni (Regione, Provincia e Comune), ma anche su un profilo di tipo normativo legato agli interventi straordinari che occorre fare per la città di Taranto. Una legge speciale per Taranto? Forse potrebbe essere questa la risposta, ma sarà il lavoro condiviso dei parlamentari a sciogliere questo nodo. Per il momento noi chiediamo insieme di istituire il Tavolo per Taranto presso la Presidenza del Consiglio. I nostri parlamentari hanno già inoltrato questa richiesta e aspettiamo di essere convocati”.
“Penso che se metteremo da parte le armi della polemica politica – ha concluso Vendola – in un passaggio difficile come quello legato a una campagna elettorale, e faremo prevalere non soltanto da parte di tutte le comunità politiche, ma anche di tutti i livelli istituzionali, spirito di responsabilità e un sentimento d’amore per questa città, potremo costruire un percorso proficuo”. Tra i parlamentari presenti, Raffaele Fitto, Nicola Latorre, Ludovico Vico, Francesco Paolo Sisto, Dario Ginefra, Luigi D’Ambrosio Lettieri, Antonio Distaso, Lino Nessa.
Ilva. Nicastro: "Prescrizioni e termini di riapertura a garanzia"
“Sin dal 1961, ma soprattutto dal 1965 con l'avvio dell'area a caldo, lo stabilimento siderurgico di Taranto si è imposto con una serie di problemi rilevanti sul piano ambientale che, nel tempo, hanno tuttavia subito pesanti riduzioni in virtù di una azione continua degli organismi deputati al controllo. Le novità intervenute con le perizie prodotte nel procedimento giudiziario che tenta di individuare responsabilità personali o aziendali del gruppo imprenditoriale, vanno certamente tenute in debito conto, ma non si può discutere della vicenda come se si fosse all'anno zero”. A dichiararlo l'assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro a seguito dell'incontro convocato dal presidente Vendola con consiglieri regionali, parlamentari pugliesi e istituzioni locali, sul tema ambientale a Taranto.
“Gli interventi normativi, le prescrizioni chieste dalla Regione all'interno dell'Aia Ministeriale, la possibilità di riapertura delle valutazioni alla base dell'autorizzazione in presenza di nuovi elementi tecnici, sono solo alcuni dei passaggi che hanno permesso la riduzione dei dati emissivi. Le perizie, tuttavia, aprono in questo momento – ha concluso Nicastro – una fase storica in cui la politica ha l'occasione di ragionare in termini futuri. Ma, è importante, deve farlo sulla base delle evidenze scientifiche e tenendo ben presente il quadro di riferimento generale”.