Inquinamento luminoso: le proposte delle associazioni per “illuminare il futuro”
In risposta alla consultazione pubblica dell'Ue sull'illuminazione pubblica, le associazioni CieloBuio e Istil, insieme al programma Starlight Initiative dell'Unesco, hanno redatto un documento con le loro indicazioni per contrastare l'inquinamento luminoso. Il primo suggerimento resta quello di non sovraillumnare le nostre città
21 March, 2012
Il programma Starlight Initiative dell'Unesco, in collaborazione con CieloBuio ed Istil (Istituto di scienza e tecnologia dell'inquinamento luminoso), ha pubblicato il documento “There are several ways of lighting the future” (Ci sono molti modi per illuminare il futuro). In esso si fa il punto della situazione sulla direzione che sta prendendo l'illuminazione notturna, con particolare riferimento allo sviluppo della tecnologia Led. Il documento è stato inviato alla Commissione Europea in risposta alla consultazione pubblica sul libro verde dell'Ue “Lighting the future” (vedi allegato). «Nel libro verde sul futuro dell'illuminazione non c'era cenno all'inquinamento luminoso - sottolineano le associazioni - Questa mancanza rende il documento destinato a fallire i suoi obiettivi in partenza».
Per rimediare, Starlight, CieloBuio e Istil, appoggiati da numerosi scienziati che si occupano di inquinamento luminoso, hanno messo a punto una serie di suggerimenti:
a) considerare che il primo passo verso una maggior efficienza è quello di non installare luci inutili;
b) richiedere nuove norme tecniche che riducano sensibilmente i livelli di illuminazione oggi richiesti;
c) condurre ricerche indipendenti volte a stabilire se e quanto l'illuminazione abbia influenza sulla sicurezza stradale e sui crimini;
d) soppesare i vantaggi eventualmente trovati al punto precedente con i vantaggi di altre azioni con lo stesso scopo (esempio, maggior controllo e sorveglianza del territorio e delle strade);
e) considerare i problemi alla salute dovuti all'utilizzo notturno della luce con contenuto di blu (come la luce bianca dei LED) e di conseguenza limitare il contenuto di blu per l'illuminazione notturna sia in interni che in esterni;
f) utilizzare solo luci eco-compatibili e cioè:
- impedire che la luce esca dagli apparecchi direttamente verso l'alto
- non sprecare la luce al di fuori delle aree che è strettamente necessario illuminare
- evitare di sovrailluminare
- spegnere le luci quando l'area non è utilizzata
- puntare ad una crescita zero, seguita da un calo (come per gli altri inquinanti), del flusso luminoso installato
- limitare fortemente il contenuto di luce blu nell'illuminazione notturna.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il documento allegato.