Incentivi al fotovoltaico, le associazioni al governo: «La verità sul Quinto conto energia»
Anie-Gifi, Aper, Asso Energie future e Assosolare hanno scritto ai ministri Passera e Clini per chiedere un chiarimento definitivo sulla bozza di Quinto conto energia che circola dai giorni. Le associazioni, inoltre, chiedono al governo un incontro sul tema
29 March, 2012
Le associazioni Anie-Gifi, Aper, Asso Energie future e Assosolare, alla luce delle recenti notizie relative alla preparazione di un decreto sul Quinto conto energia, hanno inviato una lettera ai Ministri Clini e Passera chiedendo di confermare o smentire in modo chiaro ed inequivocabile i contenuti della presunta bozza circolata e pubblicata dalla stampa specializzata.
«La bozza del possibile nuovo Conto Energia ha fatto il giro del web in svariate versioni e l’accaduto ha creato ulteriore incertezza e sfiducia tra gli operatori del settore - scrivono le associazioni - Il mercato delle rinnovabili, ed in particolare quello del solare fotovoltaico, non e’ nuovo ad improvvisi cambi di direzione normativa che hanno di fatto frenato gli investimenti negli ultimi mesi.Un nuovo Conto Energia, dopo altre due discipline adottate in meno di 18 mesi e di cui gli operatori del settore stanno ancora pagando le conseguenze, avrebbe effetti fortemente destabilizzanti per l’intero comparto. Ancora una volta verrebbero minacciati gli investimenti in corso così come la sopravvivenza della filiera italiana delle rinnovabili».
Anie-Gifi, Aper, Asso Energie future e Assosolare, inoltre, segnalano che un nuovo provvedimento normativo in quella direzione rappresenterebbe anche una lesione della libertà di iniziativa economica costituzionalmente garantita. Nella lettera ai Ministri le Associazioni hanno rinnovato la disponibilità a partecipare ad un tavolo tecnico congiunto richiedendo al contempo di ricevere il testo attualmente al vaglio dei Ministeri. Gli operatori hanno altresì sollecitato un incontro urgente nell’ambito del quale poter fornire il proprio contributo.
Le associazioni sono fiduciose nell’avvio di un dialogo costruttivo con il Governo, ritenendolo uno strumento necessario per «favorire l’ulteriore sviluppo del settore fotovoltaico» come esplicitamente indicato dalle disposizioni del Quarto conto energia. «In uno scenario futuro dove tutto sarà basato sullo sviluppo delle smart grid e delle smart cities, il settore delle rinnovabili e del solare fotovoltaico possono contribuire allo sviluppo del Paese e alla sua indipendenza energetica - concludono - Una strategia fondata sul mix energetico deve essere considerata come la base per favorire la filiera industriale e la crescita occupazionale».