Sangone beach: "Presto ci faremo anche il bagno"
«Contratto di fiume», siglato l’accordo per la valorizzazione del corso d’acqua che attraversa 11 Comuni della Provincia. C’è un progetto per renderlo balneabile. La prima spiaggia sorgerà a Nichelino. L’assessore: "Fino a quindici anni fa era uno scarico, ora sulle sue rive si va in bici e a prendere il sole"
20 March, 2009
Giuseppe Legato
Massimiliano Peggio
Sangone beach, ovvero il sogno della Provincia di Torino e dei suoi Comuni. Qualche giorno fa è stato siglato quello che è diventato il «Contratto di fiume», fra i primi in Italia, novità assoluta in Piemonte, che altro non è che un accordo volontario tra soggetti pubblici e privati per valorizzare il torrente che attraversa 11 Comuni della prima e della seconda cintura, oltre al capoluogo.
Il piano d’azione del contratto di fiume del torrente Sangone comprende 40 azioni concertate nel corso dei lavori di cinque Focus Group tematici. Per il presidente in carica di palazzo Cisterna, Antonio Saitta, con questa iniziativa «la Provincia svolge al meglio il suo ruolo di coordinatore di area vasta. La salvaguardia dei corpi idrici – aggiunge Saitta – non si può ottenere con tante azioni individuali scollegate, da qui l’idea di una sorta di asta per il fiume». Posizioni identiche a quelle dell’assessore regionale Nicola De Ruggiero: «Per quanto riguarda il Sangone, la sua storia ha accompagnato la mia carriera politica – spiega -. Fino a quindici anni fa era in uno stato di degrado disastroso e veniva usato come scarico, ma poi è stato avviato un lento processo di recupero. A cominciare dalla bonifica della Oma e della Chimica industriale, si sono fatti grandi passi avanti, e oggi sulle rive del Sangone si va in bici, a prendere il sole, a leggere un libro».
È questo ad esempio il progetto di Nichelino, uno dei più ambiziosi: eliminare gli orti urbani a ridosso di via Polveriera per creare una spiaggia vera e propria e allo stesso tempo ripulire il fiume da eventuali fonti di inquinamento. «Sarà contemporaneamente – spiega il sindaco Giuseppe Catizone – una riqualificazione urbana e ambientale». Catizone spiega nel dettaglio: «Il progetto per creare la spiaggia sul fiume prevede la realizzazione di un’area di esposizione al sole ma anche i classici servizi connessi: uno spazio lettura, un bar, un ristorante – continua il sindaco – che aumentino il comfort dei cittadini». La nuova spiaggia sorgerà su un’area oggi desolata, occupata a chiazze dai vecchi orti urbani: «C’è già l’accordo coi proprietari per la cessione dei terreni». Più a lungo termine, invece, l’idea di rendere balneabile la tratta: «Anche quello con pazienza arriverà, ma ci vogliono soldi e grande costanza nei monitoraggi».
Le azioni del contratto di fiume riguardano i 47 chilometri del torrente: dalla sorgente, sulle Prealpi torinesi sopra Coazze, a Moncalieri, dove si congiunge con il Po. Più altri venti progetti di iniziativa comunale, alcuni dei quali finanziati «come opere compensative per la costruzione del termovalorizzatore» del Gerbido. Come ad esempio il recupero di una cava esaurita e dell’area del Castello del Drosso a Beinasco, o la realizzazione di un laghetto per pesca sportiva nel parco Ilenia Giusti di Orbassano. Altri fondi, invece, saranno dirottati per l’ampliamento della rete di piste ciclabili nei territori di Bruino e Giaveno.