FIAB, bici "contromano": "Non facciamo confusione, non si applicherà ovunque"
Il Presidente Fiab Antonio dalla Venezia precisa: "Il provvedimento non si applicherà ovunque, ma con provvedimento amministrativo del Comune, solo nei casi di “strade larghe almeno 4,25 metri, zone con limite di 30 km/h, zone a traffico limitato, assenza di traffico pesante"
07 April, 2012
Con riferimento alla notizia riportata da alcuni organi di stampa in modo equivoco o inesatto, in relazione al tema del “controsenso ciclabile”, ossia della possibilità di adottare il provvedimento di doppio senso per le bici su strade a senso unico a seguito di un parere del Ministero Infrastrutture e Trasporti, è doveroso precisare quanto segue:
1) non si tratta di una norma generale ed astratta, ma di un parere tecnico importante, atteso da tempo, che riteniamo utile e anzi fondamentale per lo sviluppo della ciclabilità e la sicurezza stradale ma che va applicato con saggezza;
2) l’applicazione nei singoli casi è competenza degli organi proprietari delle strade (nei nostri casi, solitamente, i Comuni), che devono valutarne l'applicabilità concreta alle situazioni specifiche, in presenza di condizioni particolari;
3) in assenza di diversa indicazione, continuano a valere le prescrizioni di rilevanza generale previste dal codice della strada che devono pertanto essere rispettate da tutti, ciclisti inclusi;
4) chiediamo a tutti gli organi di comunicazione di prestare attenzione a una corretta ed attenta divulgazione delle informazioni per non provocare letture distorte, frettolose e controproducenti che rischiano anche di vanificare la portata innovativa e di buon senso contenuta nel parere reso dal Ministero.
Già nel comunicato stampa FIAB di ieri veniva precisato che la circolazione delle bici non sarebbe stata consentita in controsenso dovunque ma, con provvedimento amministrativo del Comune, solo nei casi di “strade larghe almeno 4,25 metri, zone con limite di 30 km/h, zone a traffico limitato, assenza di traffico pesante".
Antonio Dalla Venezia
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