Risparmiare energia per un futuro sostenibile
Quando si parla di energia si tende a tralasciare un aspetto della questione che può sembrare scontato, ma senza il quale qualsiasi politica energetica è destinata al fallimento: il risparmio. Riccardo Varvelli sarà nelle librerie dal prossimo 1° aprile con il nuovo libro "Risparmiare energia. Per un futuro sostenibile", edito da Etas, un vademecum di buoni consigli utili al portafogli e all'ambiente.
26 March, 2009
Come fossero gli appunti della nonna, i consigli della mamma sull'economia domestica, Varvelli in poco più di 180 pagine racconta come è possibile risparmiare energia e fare del bene all'ambiente. Un lessico semplice, adatto a tutti i lettori. Un'analisi breve, ma essenziale sulla nostra società, quella dei consumi e dell'usa e getta che ha perso la capacità del riutilizzo.
Ecco allora comparire nelle pagine dei vari capitoli "ritagli" di vecchie edizioni del Resto del Carlino dedicate al risparmio. Un confronto interessante quello con il quotidiano, che nel 1941 aveva creato una rubrica nominata "Non sprecate" sulla quale venivano indicati i metodi migliori per il riutilizzo, dal recupero dello spago, al giusto modo per tagliare il pane per non sprecare nemmeno una briciola, fino ai metodi naturali per lavare la biancheria.
Fa un pò impressione che più di sessant'anni dopo questi consigli siano assolutamente attuali e ancora oggi spesso inutilizzati.
Il libro inoltre fa una panoramica sulla storia dei consumi energetici, parlando del Protocollo di Kyoto, ma anche più semplicemente delle iniziative che in giro per il mondo dagli anni settanta ad oggi, si stanno mettendo in pratica per la salvaguardia dell'ambiente. Un capitolo è dedicato ai "buoni esempi" come la LeafHouse o alle società del de-consumismo.
Varvelli, laurea in ingegneria presso il Politecnico di Torino e master in Petroleum enngineering, ha iniziato la sua carriera in ENI occupandosi di impianti off-shore nel Golfo Persicoh. Ha insegnato per 32 anni Produzione e Trasporto degli idrocarburi al Politecnico di Torino e ora è docente di Sistemi e Fabbisogni energetici presso il Dottorato del Politecnico.
Dopo aver dedicato la sua attenzione alla durata delle riserve di petrolio e alle fonti energetiche rinnovabili, spiega quindi come risparmiare energia nella vita di tutti i giorni:
- riducendo la quantità di rifiuti prodotti e aumentando la raccolta differenziata
- scegliendo il carburante giusto per la nostra auto e tenendola in ordine

- spegnendo il led di “standby” del televisore e adottando molti altri comportamenti nella nostra vita quotidiana.
Uno stile vivace e accattivante e spesso che non usa mezzi termini, che confuta le tesi “catastrofiste” sul futuro della civiltà umana, invitando a osservare il domani serenamente, senza paure irrazionali, ma con la precisa consapevolezza che il miglior modo per non distruggere il nostro pianeta è non sprecare l’energia .