Moncalieri. L’ecocentro ostaggio dei predoni dei metalli
Furti continui e minacce agli operatori: “Abbiamo paura”. Nel mirino delle bande L’ecocentro di via Lurisia, preso di mira da gruppi di nomadi e italiani: tre sono stati identificati dalla polizia municipale - da La Stampa del 24.04.2012
24 April, 2012
Massimo Massenzio
Minacce, intrusioni, furti. Rischia di diventare esplosiva la situazione dell’ecocentro di via Lurisia, preso di mira da bande di razziatori di metalli. Da tempo gli addetti alla porta lamentano la presenza di personaggi che sostano per ore davanti ai cancelli della struttura per intercettare rottami ferrosi o vecchi elettrodomestici prima del conferimento. Nei giorni scorsi, però, la tensione è salita alle stelle e uno degli inservienti che aveva impedito l’ingresso a tre sconosciuti è stato addirittura minacciato di morte con un coltello.
Il fenomeno non è isolato. Qualche anno fa due fratelli trofarellesi erano stati sorpresi a mercanteggiare rifiuti proprio davanti al centro di raccolta di Cambiano e la stessa scena si ripete ogni giorno in molte ecostazioni del territorio: «Purtroppo si può fare ben poco, è uno dei segnali della crisi», ammette Leonardo Di Crescenzo, presidente del Covar 14. «Siamo stati sempre tolleranti per evitare pericolosi diverbi, ma quando si arriva alle minacce il discorso cambia. In ogni caso non possiamo accettare che qualcuno entri nelle nostre strutture e si serva come in un self service».
Le enormi benne di via Lurisia fanno gola ai «predoni del ferro» che provano in tutti i modi a fermare le auto prima dell’ingresso. Pretendono di aprire il baule, ispezionano il carico e prelevano tutti gli oggetti di qualche valore: «A volte spalancano le portiere all’improvviso», racconta uno degli addetti. Che aggiunge: «Se qualcuno si rifiuta, volano parole grosse e l’unica soluzione è rivolgersi alle forze dell’ordine. Qualche personaggio è stato identificato e allontanato, ma poi ne arrivano altri». Bande di nomadi, ma anche cittadini italiani, che non si fermano nemmeno davanti al cancello sprangato: «Scavalcano la recinzione, ce li ritroviamo dentro senza nemmeno accorgercene. E al sabato pomeriggio diventa un vero e proprio mercato».
L’altra sera, dopo l’ennesimo screzio, sono arrivate anche le minacce nei confronti di un anziano dipendente: «Erano in tre, mi hanno mostrato un coltello dicendo che non sarei tornato a casa. Mi hanno già tagliato le gomme della macchina, ora ho davvero paura».
La polizia municipale di Moncalieri è intervenuta più volte, ma la situazione non è cambiata: «Abbiamo identificato alcune persone, tutte di nazionalità italiana, ma si trovavano all’esterno del centro di raccolta – conferma il comandante, Ugo Esposito -. Continueremo con i controlli, ma per il momento non abbiamo ricevuto nessuna denuncia».