Riceviamo e pubblichiamo: "I treni per i pendolari: una battaglia di civiltà"
Pubblichiamo il documento che Vanda Bonardo, Fabio Lavagno e Stefano Moro hanno preparato per SEL e che ci hanno chiesto di pubblicare sul nostro notiziario. "Ci fossero a disposizione 2,848 miliardi di euro (costo per il progetto low cost della TAV Torino-Lione) si potrebbero realizzare tutti gli interventi necessari alla rete piemontese"
26 April, 2012
“Il trasporto ferroviario pendolare è una priorità! Vogliamo dar voce alle quasi duecentocinquantamila persone che ogni giorno in Piemonte prendono un treno per andare a scuola o al lavoro. -sostengono Fabio Lavagno e Vanda Bonardo del coordinamento regionale di SEL- Basta con i ritardi, o peggio ancora, con le soppressioni. Non si può pensare che sia normale far viaggiare le persone, ammassate come bestie, con materiale rotabile scadente, treni sporchi e freddi!”
Il trasporto pubblico è in continuo aumento. Occorre lavorare per impedire ulteriori riduzioni del servizio o addirittura cancellazioni di corse e linee come è successo di recente con la cancellazione di ben 12 linee, al di là di un sensato piano di razionalizzazione. Il trasporto pendolare deve entrare nell’agenda delle politiche nazionali e regionali, e occorre farlo subito. Solo con forti investimenti sarà possibile migliorare la situazione disperata di centinaia di migliaia di persone.
A partire dai dati del Settimo Rapporto annuale dell'Osservatorio Regionale delle Infrastrutture di Mobilità (Anno 2010) SEL costruisce una provocazione sulle possibilità utili a rendere efficiente il servizio ferroviario su scala regionale. “Spesso si sostiene che i cittadini sono in gran parte favorevoli alla TAV Torino-Lione. Ma se potessero decidere su come investire i soldi -domandano Lavagno e Bonardo- siamo davvero così sicuri che opterebbero per il solo tunnel della TAV, anziché per la risoluzione di tutti i problemi del trasporto ferroviario dei pendolari piemontesi?”
Pochi sanno che ci fossero a disposizione 2,848 miliardi di euro (costo per il progetto low cost della TAV Torino- Lione) si potrebbero realizzare tutti gli interventi necessari alla rete piemontese.
Tra questi: Accesso a Malpensa e stazione Novara 106.200.000 €; passante di Torino 954.000.000 €; riqualificazione Porta Nuova 39.358.000 €; Altra stazione Porta Nuova 14.396.000 €; fermata Dora 24.000.000 €; fermata Zapata 15.750.000; Raddoppio Torino –Pinerolo con interramento a Nichelino 204.500.000 €(cancellato pochi giorni or sono per i costi eccessivi…); Attrezzaggio linea e stazioni Chieri-Trofarello 12.000.000 €; adeguamento stazione Carmagnola 1.400.000 €; raddoppio Fossano-Cuneo 92.024.100€; soppressione passaggio a livello e copertura linea Cantalupo-Bra 3.400.000 €; raddoppio binari Vignale-Arona 535.000.000 €; Quadruplicamento Tortona-Voghera 17.000.000 €; interconnessione con passante ferroviario Torino 177.000.000 €; raddoppio Settimo-Volpiano 23.892.170 €; elettrificazione Casale-Vercelli 5.000.000 €.
Il totale ammonterebbe a 2.230.000.000 € circa. Per arrivare ai 2. 848.000.000 € della TAV è ancora possibile aggiungere il potenziamento Pinerolo-Torre Pellice (indicato nei lavori programmati, il cui costo però attualmente non è definito) e più in generale altri raddoppi, elettrificazioni e eliminazione di passaggi a livello. Ancora rimarrebbe un discreto margine per rispondere a uno dei problemi più urgenti: quello del materiale rotabile. Non è rinnovato da anni, per questo i treni si guastano sempre più frequentemente. Non è un problema di manutenzione, è che i mezzi sono troppo vecchi e non ce la fanno più! Con 100 milioni di € si possono comprare all’incirca 10-11 treni nuovi, completi di locomotore e relative carrozze.
“La campagna I treni per i pendolari: una battaglia di civiltà prevede una serie di incontri -concludono Lavagno e Bonardo- che stiamo organizzando sull’intero territorio piemontese, con la collaborazione dei comitati pendolari locali e attraverso alcuni materiali che verranno distribuiti nei vari momenti di incontro con i cittadini“.